giovedì 1 maggio 2008

Una tempesta in un bicchier d'acqua

La tempesta è quella scatenatasi ieri dopo che, per alcune ore, i redditi degli italiani sono comparsi online sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Insorge il centrodestra, attaccando Visco (ma va'?), insorgono le associazioni dei consumatori (e quando mai), insorge pure Grillo (vuoi mica perdere l'occasione), che straparla di aiuto alle mafie ed alla criminalità (o forse gli brucia che ora tutti sappiano che un paio di anni fa ha dichiarato 4 milioni di euro).
Tutto secondo copione, senonchè gli elenchi dei redditi sono pubblici da sempre. Basta andare alla sede locale dell'Agenzia delle Entrate e consultare i libroni con gli elenchi (gli stessi messi on line) disponibili per la pubblica consultazione.
E quindi? Dov'è la novità? Forse le mafie e la criminalità usano internet per scegliere le proprie vittime perchè non sono capaci di andare a consultare gli elenchi pubblici? O è l'ennesima occasione persa per stare zitti e non fare brutte figure?

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