mercoledì 28 aprile 2010

Era ora.

Dopo queste notizie, si può affermare che oggi è un buon giorno per essere un appassionato di calcio.

Luciano Moggi è radiato da ogni ruolo nel calcio italiano: lo ha stabilito la Corte di giustizia della Federcalcio precisando, in risposta al quesito interpretativo del presidente federale Giancarlo Abete, che "la preclusione da ogni rango o categoria debba ritenersi implicita come effetto ex lege" dopo la condanna per i fatti di Calciopoli. (Ansa)

sabato 10 aprile 2010

Un bel passo avanti, ma la strada è ancora lunga

Ieri è stata una giornata per certi versi storica per i tifosi granata. E' infatti caduto anche l'ultimo ostacolo burocratico (a meno che non ne spuntino di nuovi, come accade oramai da 13 anni) per la ricostruzione del Tempio degli Eroi: il Campo Torino, meglio conosciuto come Stadio Filadelfia.
Il 18 Luglio 1997, le ruspe mandate dal sicario Novelli rasero al suolo l'impianto, lasciando in piedi solo alcuni monconi della tribuna centrale e due angoli di curve. Da allora è stato tutto un susseguirsi di proposte, speculazioni e prese in giro che hanno anche rischiato di vedere scomparire per sempre l'area dello stadio, per far posto a supermercati e condomini di lusso.
I tifosi del Toro non si sono mai arresi, però, e con determinazione hanno rimosso tutti gli ostacoli che man mano si materializzavano ad impedire la ricostruzione di quanto di più sacro abbia un granata.
E' stata dura, perchè a volte alle manifestazioni ci si ritrovava in quattro gatti (ricordo non più di cinquanta persone davanti al comune lo scorso anno, e circa una ventina in circoscrizione lo scorso gennaio), ma gli sforzi sono stati premiati.
Ora tocca a tutti coloro che, da dietro alle loro scrivanie, seduti sulle loro comode poltrone, hanno sempre dato massima disponibilità allaricostruzione, una volta che fossero stati rimossi tutti gli ostacoli.
Ecco, signori, gli ostacoli li abbiamo rimossi. Ora tocca a voi fare la vostra parte.
Ma non illudetevi: non abbiamo ancora smesso di vigilare, e gli speculatori verranno trattati come sono stati trattati fino ad ora. A calci nel culo.

venerdì 2 aprile 2010

Logica, questa sconosciuta

Dunque, ricapitoliamo. Io rubo un'auto a Pippo. Mi beccano e vengo condannato. L'auto viene restituita a Pippo.
Dopo qualche anno si scopre che l'auto non era di Pippo, perchè l'aveva rubata pure lui a Pluto. Se lo condannano, posso chiedere che mi venga restituita l'auto che avevo rubato a Pluto perchè lui l'aveva a sua volta rubata?
Credo di no. Anzi: sono sicuro che ciò non sia possibile.
E allora, Del Piero, CHEMMINCHIA VUOI?!?!?

giovedì 1 aprile 2010

Chi ben comincia

Come si suol dire: ottimo esordio per il neogovernatore del Piemonte Roberto Cota. Dopo una campagna elettorale passata a sfrantumarci i maroni sui bisogni reali della gente, che la sinistra avrebbe a suo dire dimenticato, sulle iniziative immediate da prendere a supporto dei piemontesi, sulla necessità di intervenire sui bisogni reali dei cittadini, di fare politica per la strada e non nei salotti, il nostro prode condottiero ha davvero iniziato con il piede giusto.
Le su prime dichiarazioni sono state: "La pillola abortiva (che la Bresso ha fatto comprare, sottolineato due volte) marcirà nei magazzini e ne biocotterò l'utilizzo in tutte le maniere" (con buona pace delle direttive ministeriali che ne autorizzano e disciplinano l'utilizzo a partire proprio da oggi), e soprattutto l'impagabile "Dovrò sicuramente revocare il patrocinio della Regione al Gay Pride di Torino" (e basta una semplice verifica, senza nemmeno attendere le dichiarazioni del coordinatore del Torino Pride, per assicurarsi che nessun patrocinio della Regione è stato mai concesso nè tantomeno richiesto).
Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Le principali preoccupazioni sono quelle di non rispettare le leggi dello stato e di sottolineare che non c'è spazio per i "diversi" (per i negri ci stiamo attivando, poi passeremo agli ebrei ed ai comunisti).
Ci consoliamo con il fatto che il pressapochismo di Cota è stato largamente battuto da quello di Zaia, eletto con un diluvio di voti in Veneto, il quale si è affrettato a dire che lui sarebbe stato il governatore di tutti... parlando in veneto (e chi il veneto non lo capisce pur abitandoci, si fotte?).
Legaioli, se non ci fossero ci toccherebbe inventarli.