martedì 26 gennaio 2016

Nota di servizio.

Mi hanno segnalato che la paginazione del lunghissimo post di ieri non funzionava correttamente con alcuni browser. Ora ho tolto la paginazione ed aggiunto un più comodo "Continua a leggere", così potete sapere come va a finire la storia :).
Ho anche apportato qualche correzione, soprattutto all'italiano orrendo di certe frasi.

lunedì 25 gennaio 2016

Una vacanza al tempo del primo internetto

Mettetevi comodi, non sarò breve. Sempre che vi interessi leggere la storia di uno dei viaggi più assurdi e contemporaneamente più indimenticabili della mia vita.
Qualche settimana fa ho terminato di leggere un libro che mi aveva incuriosito molto: “Norman X e Monique Z: la storia segreta di un amore nato nel ciberspazio”.
Evidentemente la mia curiosità nasceva dall’assoluto parallelismo con la mia storia d’amore nata nel ciberspazio, ma proseguendo nella lettura, oltre ad una crescente delusione rispetto alla qualità del libro, ho riscontrato molte più analogie con ciò che mi era successo un anno prima, anche se era un po’ diverso. Va beh… faccio prima a raccontare che a spiegare.
Correva l’anno 1995, e muovevo i primissimi passi on line, utilizzando quella cosa ancora riservata a pochi chiamata Internet. Un modem 14.4, la necessità di scaricarsi la posta (Eudora, qualcuno ha detto Eudora?), disconnettersi, rispondere e poi riconnettersi per mandare la risposta per evitare bollette salate (si pagava a scatti, quindi a consumo) e contemporaneamente per non occupare la linea telefonica per delle ore.
Non ricordo esattamente attraverso quale dei millemila newsgroup che seguivo conobbi Megan, ma ben presto iniziammo a scriverci al di fuori del gruppo, in privato. Parlavamo di noi, delle nostre città, delle nostre vite, di politica, poco di musica (ma riuscii a convincerla ad ascoltare Nick Drake), non di sport. Mi raccontava della sorella che aveva sposato un coglionazzo ed era andata ad abitare ad Albuquerque, 350 km più a nord di Las Cruces, New Mexico, dove abitava lei, oppure di come avesse deciso di andare a vivere da sola, del suo impiego all’università, delle sue aspirazioni, del suo desiderio di vedere l’Europa, forte tanto quanto il mio desiderio di vedere una parte degli Stati Uniti che fino a quel momento non avevo nemmeno mai preso in considerazione.