lunedì 22 marzo 2010

Puntualità padana

Puntuali come le tasse (e le disgrazie), sono tornati i volantini dei leghisti contro la moschea di Via Urbino (cioè, per chi non lo sapesse, dall'altra parte della strada rispetto a casa mia).
L'avevano già fatto prima delle provinciali: volantini, petizioni, persino una marcia guidata dal marcescibile Borghezio, leader di tutti gli xenofobi europei, contro la costruzione della moschea.
Tutto molto bello, grande partecipazione dei residenti (cioè delle case nell'arco di un paio di isolati al massimo), qualche foto sul giornale, qualche servizio in TV, e qualche voto in più da parte di coloro che continuavano a sostenere "Loro sì che si occupano dei nostri problemi". Se ne sono occupati talmente tanto che non si è più visto un solo leghista aggirarsi da queste parti (a meno che non l'abbi afatto in incognito) fino ad un paio di settimane fa quando, in piena campagna elettorale ovviamente, il buon Carossa ha partecipato ad un sopralluogo della commissione urbanistica, distinguendosi per la scortesia nel rifiutare il tè che uno dei responsabili del centro culturale islamico gli aveva offerto, giustificandosi con uno sgradevole "Io non bevo il tè di Bin Laden", che la dice tutta sull'idea distorta che il leghista medio ha degli immigrati. Fare l'equazione mussulmano = terrorista equivale, grosso modo, a dire che i preti sono tutti pedofili, per cui non bisogna mandare i propri bambini in chiesa.
A pensarci bene mio figlio ha appena iniziato il catechismo... sarà in pericolo?
Tornando alla moschea, che poi moschea non sarà perchè si tratterà di un centro multiculturale islamico (chi si aspetta minareto e muezzin sarà deluso) con ANCHE un locale adibito a luogo di preghiera, sinceramente il fatto che la aprano di fianco a casa mia non mi fa nè caldo nè freddo.
Ho vissuto per sette anni di fianco ad una chiesa (quella dove, tra le altre cose, mi sono sposato), ed ho dovuto sopportare sia le campane alla domenica mattina, sia l'invasione selvaggia di parenti, amici ed invitati alle varie celebrazioni (matrimoni, battesimi, comunioni, cresime e funerali) che occupavano con l'auto ogni minimo interstizio disponibile, piazzandosi spesso su passi carrai e marciapiedi. Non vedo quindi quale sia il problema a sopportare un po' di disagio al venerdi' pomeriggio, quando ci sarà il culto principale della settimana.
E al primo che mi dice che i mussulmani sono integralisti pericolosi, farei conoscere volentieri la coppia di vecchietti stile Muppet Show che mi ha fatto il corso prematrimoniale, oltre al prete che ha officiato il mio matrimonio, che ha scagliato l'anatema di Dio su una bimba particolarmente esuberante che passeggiando allegramente intorno all'altare inciampò e cadde "disturbando" la cerimonia (ricordi, Mario? :) ).