mercoledì 30 settembre 2009

Obituary: Toro Assicurazioni S.p.A. (1833-2009)

Finisce oggi una storia che ha attraversato tre secoli ed è durata 176 anni, di cui gli ultimi 20 e sei mesi vissuti insieme, nel bene e nel male.
Oggi infatti cessa di esistere la Toro Assicurazioni, una delle più antiche compagnie di assicurazione d'Italia, una tradizione piemontese e torinese ricca e vivissima, almeno fino agli anni '80, quando da rinomata e pregiata compagnia assicurativa si è prima trasformata nel bancomat personale della FIAT durante la crisi dei primi '90, poi carne da plusvalenze per gli squali della DeAgostini ed infine "pesce piccolo" da fagocitare da parte del colosso Generali.
Lo stesso colosso ha deciso che Toro Assicurazioni, fortemente sbilanciata sui rami danni, ed Alleanza Assicurazioni, fortemente sbilanciata sul vita, possono formare una nuova compagnia (AlleanzaToro... sic!) che possa "aggredire il mercato".
In realtà si tratta della solita operazione di snellimento che crea una sola compagnia da due esistenti. E' vero che in queste operazioni 2+2 non fa mai 4 ma sovente 3 e mezzo e 2/2 non fa 1 ma 1 e mezzo, ma alla fin fine si tratta pur sempre di "ottimizzare costi e trovare sinergie" (leggi spendere meno soldi per guadagnare di più).
Al di là dei discorsi politico/economici che stanno dietro a questa decisione, resta comunque un po' di malinconia anche dentro chi, come me, non è certo un aziendalista convinto, nel vedere la scritta "Toro Assicurazioni, marchio di AlleanzaToro S.p.A.".

giovedì 17 settembre 2009

L'Italia del (non saper) fare (un bel niente)

A pochi giorni di distanza, due episodi molto lontani tra loro ma in realtà molto simili, ci hanno dato l'ennesima conferma che l'Italia sta colando a picco, fagocitata dai modelli propinati da giornali e tv dove conta apparire e non essere, millantare e non saper fare, ed eventualmente avere appoggi politici.
E' sintomatica di questo fenomeno l'elezione di Miss Italia di qualche giorno fa. La giuria degli esperti (vabbe', facciamo finta che siano esperti in qualcosa), aveva scelto una ragazza, ma la votazione da casa ha capovolto il verdetto, premiando un'altra ragazza, che aveva colpito per la sua grammatica approssimativa e soprattutto per la sua candida affermazione: "Non so fare niente, ma ce la metterò tutta".
Ecco, il solo fatto che si preferisca una persona che dichiara di non avere conoscenze nè qualità ad una che invece coniuga correttamente i congiuntivi e dimostra di avere un minimo di cultura (minima, eh, ma sempre meglio di zero), indica chiaramente in cosa si identifica maggiormente il popolo bue rincoglionito dalla televisione.
Voi direte che e' un concorso finto ed inutile, che nn fa testo, che chi se ne frega, e magari avete anche ragione. Ma proprio per questo ho parlato di due episodi, perchè il secondo, antecedente al primo in linea temporale, è ancora peggio, ed ancora più sintomatico.
Parliamo del figlio del leader della lega Umberto Bossi, famoso per essere stato bocciato alla maturità più volte e per aver creato su facebook il simpatico gioco umanitario "Rimbalza il clandestino". Sicuramente avere un padre che si è costruito la cultura su testi sacri quali il Lando, il Tromba, il Montatore ed il Camionista, senza dimenticare Sukia ed affini, non deve averlo aiutato molto in sede scolastica.
Ovviamente la bocciatura alla maturità non era dovuta al fatto che lui fosse un asino recidivo, ma era colpa dei professori comunisti, che colpivano lui per colpire il padre.
Altrettanto ovviamente, un personaggio del genere ha subito trovato una collocazione: consulente (di che?) per l'Expo di Milano, a 12mila euro al mese. Si, avete letto bene: DODICIMILA euro al mese.
Alla faccia di Roma Ladrona e dei democristiani che avevano fatto del nepotismo un'arte nella quale anon avevano rivali.

mercoledì 9 settembre 2009

domenica 6 settembre 2009

Whatever

Terrelle Pryor, quarterback di Ohio State, ha rulasciato una intervista in cui, tra le altre cose, parla di Michael Vick e dei suoi problemi con la giustizia.
Stupefacente la sua affermazione per "assolvere" Vick:

"Not everybody is a perfect person in the world. Everyone kills people, murder people, steals from you, steals from me, whatever."

Qui il video con l'incredibile dichiarazione. Davvero senza parole.

sabato 5 settembre 2009

Sky is the limit / 2

Leggendo un articolo di Marco Mele per il Sole 24 Ore e ripreso da Digital-sat.it, si comprende appieno quanto l'intera questione RAI-SKY sia in realtà politica, più che basata sulla reale preoccupazione di cosa gli italiani possono o non possono vedere sul satellite.
L'articolo, infatti, oltre ad essere pieno di inesattezze, riporta anche le dichiarazioni di due esponenti politici di maggioranza ed opposizione che, a maggioranza di governo invertita, sono pronto a scommettere sarebbero esattamente le medesime, solo pronunciate dall'altro.
Tutto nasce dall'annuncio che la partita dell'Italia di stasera verrà criptata
Posso capire che Mele dichiari, a fine articolo, che "Dai prossimi mondiali, in ogni caso, Sky avrà comunque la Nazionale: sarà curioso vedere quanti abbonati di Sky la vedranno su Rai1 e quanti sui canali della piattaforma di Rupert Murdoch", senza ricordarsi che la cosa già avvenne per i mondiali di Germania. Che però Gentiloni affermi che "Agli italiani che guardano la tv via satellite, ossia al 17% di coloro che guardano la tv, verrebbe impedito di assistere alla partita", senza pensare che difficilmente tutti coloro che guardano la TV via satellite sono anche abbonati a Sky (e quindi se lo picchierebbero bellamente nel didietro lo stesso, come possono testimoniare i moltissimi italiani all'estero che da anni protestano per il criptaggio della Rai senza che nessuno li caghi di striscio), mi sembra la dica tutta sull'incompetenza di questo personaggio che, nel governo passato, ci siamo pure ritrovati nel posto di ministro alle telecomunicazioni.
Singolare come, per l'articolista, il fatto che per vedere la partita ci si debba dotare di un decoder con tessera tivusat sia considerato un costo supplementare, mentre il doversi dotare di un decoder Sky con relativo abbonamento non meriti nemmeno menzione. E dire che il decoder tivusat lo paghi una volta sola, l'abbonamento sky lo paghi tutti gli anni. Vogliamo parlare di costi supplementari?

mercoledì 2 settembre 2009

Indovinello

Indovinello semplice semplice. Qui di seguito riporto alcune frasi estrapolate da un'intervista televisiva. A voi indovinare nome e cognome dell'intervistato che le ha pronunciate.
  • “Per coloro che vogliono provare nuove possibilità di vita e di lavoro bisogna aumentare le possibilità di entrare legalmente in Italia e negli altri paesi europei”.
  • “Abbiamo il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con una totale apertura di cuore e di dare a coloro che vengono in Italia, la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli”.
  • “Dobbiamo aprire tutti i nostri ospedali alle loro necessità, perché pure gli italiani sono stati emigranti, e quindi devono aprire il loro cuore a chi oggi viene in Italia”.
Volete un aiutino?
Ha anche detto "Questa è la politica del mio governo".
Si, è lui: Silvio Berlusconi. Non ci credete? Beh, a dire il vero nemmeno io, dal momento che la politica del suo governo è tutto il contrario di quanto ha affermato. Si tratterà del solito sciacallaggio politico e delle solite diffamazioni.
Io mi sentirei le dichiarazioni reali.
Qui (http://www.youtube.com/watch?v=Se3yqycsMyg&feature=player_embedded) la prima parte, e qui (http://www.youtube.com/watch?v=buOLH4UwAaA&feature=player_embedded) la seconda. Buon divertimento.