Finisce oggi una storia che ha attraversato tre secoli ed è durata 176 anni, di cui gli ultimi 20 e sei mesi vissuti insieme, nel bene e nel male.
Oggi infatti cessa di esistere la Toro Assicurazioni, una delle più antiche compagnie di assicurazione d'Italia, una tradizione piemontese e torinese ricca e vivissima, almeno fino agli anni '80, quando da rinomata e pregiata compagnia assicurativa si è prima trasformata nel bancomat personale della FIAT durante la crisi dei primi '90, poi carne da plusvalenze per gli squali della DeAgostini ed infine "pesce piccolo" da fagocitare da parte del colosso Generali.
Lo stesso colosso ha deciso che Toro Assicurazioni, fortemente sbilanciata sui rami danni, ed Alleanza Assicurazioni, fortemente sbilanciata sul vita, possono formare una nuova compagnia (AlleanzaToro... sic!) che possa "aggredire il mercato".
In realtà si tratta della solita operazione di snellimento che crea una sola compagnia da due esistenti. E' vero che in queste operazioni 2+2 non fa mai 4 ma sovente 3 e mezzo e 2/2 non fa 1 ma 1 e mezzo, ma alla fin fine si tratta pur sempre di "ottimizzare costi e trovare sinergie" (leggi spendere meno soldi per guadagnare di più).
Al di là dei discorsi politico/economici che stanno dietro a questa decisione, resta comunque un po' di malinconia anche dentro chi, come me, non è certo un aziendalista convinto, nel vedere la scritta "Toro Assicurazioni, marchio di AlleanzaToro S.p.A.".
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