giovedì 17 settembre 2009

L'Italia del (non saper) fare (un bel niente)

A pochi giorni di distanza, due episodi molto lontani tra loro ma in realtà molto simili, ci hanno dato l'ennesima conferma che l'Italia sta colando a picco, fagocitata dai modelli propinati da giornali e tv dove conta apparire e non essere, millantare e non saper fare, ed eventualmente avere appoggi politici.
E' sintomatica di questo fenomeno l'elezione di Miss Italia di qualche giorno fa. La giuria degli esperti (vabbe', facciamo finta che siano esperti in qualcosa), aveva scelto una ragazza, ma la votazione da casa ha capovolto il verdetto, premiando un'altra ragazza, che aveva colpito per la sua grammatica approssimativa e soprattutto per la sua candida affermazione: "Non so fare niente, ma ce la metterò tutta".
Ecco, il solo fatto che si preferisca una persona che dichiara di non avere conoscenze nè qualità ad una che invece coniuga correttamente i congiuntivi e dimostra di avere un minimo di cultura (minima, eh, ma sempre meglio di zero), indica chiaramente in cosa si identifica maggiormente il popolo bue rincoglionito dalla televisione.
Voi direte che e' un concorso finto ed inutile, che nn fa testo, che chi se ne frega, e magari avete anche ragione. Ma proprio per questo ho parlato di due episodi, perchè il secondo, antecedente al primo in linea temporale, è ancora peggio, ed ancora più sintomatico.
Parliamo del figlio del leader della lega Umberto Bossi, famoso per essere stato bocciato alla maturità più volte e per aver creato su facebook il simpatico gioco umanitario "Rimbalza il clandestino". Sicuramente avere un padre che si è costruito la cultura su testi sacri quali il Lando, il Tromba, il Montatore ed il Camionista, senza dimenticare Sukia ed affini, non deve averlo aiutato molto in sede scolastica.
Ovviamente la bocciatura alla maturità non era dovuta al fatto che lui fosse un asino recidivo, ma era colpa dei professori comunisti, che colpivano lui per colpire il padre.
Altrettanto ovviamente, un personaggio del genere ha subito trovato una collocazione: consulente (di che?) per l'Expo di Milano, a 12mila euro al mese. Si, avete letto bene: DODICIMILA euro al mese.
Alla faccia di Roma Ladrona e dei democristiani che avevano fatto del nepotismo un'arte nella quale anon avevano rivali.

1 commento:

dedioste ha detto...

30000 voti di differenza si possono spiegare in un modo: voto organizzato.
L'operazione è costata 22.500 euro in televoti. Come si fa? si gira il paese, si danno 5 euro a ogni utenza (fisso, cellulari) e li si fa votare. Ogni utenza vota fino a 6 volte. 30000 voti sono 5000 utenze, che in un paese di 3174 anime come Fiumefreddo ci stanno comode. Certo, poi basta avere un call center vicino e tutto diventa più facile...
E non sottovalutare il fatto che tra gli sponsor della manifestazione quest'anno c'era proprio la Regione Calabria.
Sul figlio di Bossi, vabbè, lasciamo perdere.