giovedì 28 maggio 2009

Le inutili complicazioni del Digitale Terrestre

In questi lidi non siamo anti-Digitale Terrestre come la maggior parte degli italiani pare essere, chi per incompetenza tecnica, chi per convenienza politica, chi per pigrizia innata, pochissimi a ragion veduta (cioè coloro che argomentano la loro contrarietà al passaggio al TDT, poi possiamo discutere sugli argomenti, ma almeno ne hanno...).
Vista però l'esperienza dello switch-over in Piemonte dieci giorni fa, temiamo forti disagi e sugose polemiche per fine settembre, data in cui verrà attuato lo switch-off completo.
Se il passaggio di Rai2 e Rete4 sul digitale ha provocato un'ondata di proteste perchè nessuno ha avvertito prima che sarebbe stato necessario risintonizzare i canali perchè la Rai avrebbe cambiato le frequenze (in verità l'informazione era stata data, ma in maniera non abbastanza esplicita), non osiamo pensare cosa capiterà quando tutta la TV passerà al digitale.
Perchè anche in questo caso, l'informazione è carente. Non assente, ma carente.
Alzi la mano chi sa che a regime la Rai cambierà di nuovo le frequenze.
Alzi la mano chi sa che non cambierà solo le frequenze, ma anche la banda.
Alzi la mano chi sa che non tutti i decoder prendono la banda VHF, dove finirà il segnale Rai.
Alzi la mano chi sa che anche se il proprio decoder prende il VHF non basterà fare una risintonizzazione, perchè verrà variata anche il sistema di canalizzazione, che passerà da Italiano ad Europeo.
Alzi la mano chi sa che ciò significa dover settare sul decoder non più "Italia" come standard di trasmissione ma, che so, "Germania" o "Svizzera".
Alzi la mano chi sa che dopo aver fatto tutto ciò, potreste continuare a non ricevere la rai perchè il vostro impianto condominiale e' vecchio, non a larga banda e non è stato modificato per far passare le nuove frequenze VHF.

Ho detto di alzare la mano... possibile che non ci sia nessuno che sa queste cose?

domenica 24 maggio 2009

Finalmente è finita

Negli ultimi anni si stava trascinando stancamente, tenuto in vita più per abitudine che per sentimento vero. Dopo le vicende di qualche anno fa, poi, con Preziosi che accusava il Toro di comprare le partite per essere promossi in serie A (proprio nell'anno in cui il Toro poi falli', non avevamo i soldi per piangere e ci compravamo anche le partite, ma per piacere...) minimizzando il fatto di essere stato beccato con una valigetta piena di soldi che servivano per... comprare una partita, il gemellaggio tra Toro e Genoa era diventato una farsa.
La storica ospitalità genoana in occasione delle partite a Genova si era lentamente trasformata in una sopportazione forzata. Personalmente non sono stato molto tranquillo un paio di anni fa a passare sotto la Nord sotto l'attento e torvo sguardo di gruppetti di ultras genoani: una sensazione ben diversa da quando si andava davanti alla loro curva e si faceva festa prima della partita.
Per non parlare poi dell'atteggiamento dentro lo stadio. Insulti a tutto e tutti, nessuna o limitatissima risposta ai cori pro Genoa, addirittura indifferenza per gli striscioni per Spagnolo al Trofeo estivo.
Il gemellaggio resiste e resistera' nelle amicizie personali tra gli "storici" delle due curve, cosi' come esistono amicizie saldissime tra esponenti di spicco granata e veronesi o romanisti, nonostante non siano proprio due tifoserie "amiche", ma per quanto riguarda le tifoserie in generale, la farsa è finita oggi pomeriggio, dopo che il Genoa e' venuto, ha vinto, ci ha spedito praticamente in B ed i tifosi hanno fanno festa, esultato e son contenti.
Bene... il processo di gobbizzazione genoana ha chiuso il suo cerchio: che se ne vadano affanculo, nella speranza che escano da questa cazzo di europa league al primo turno.
Un'ultima considerazione per Gasperini: ha ragione nel dire che fa scandalo la squadra che nelle ultime giornate se la gioca alla morte nonostante non abbia praticamente piu' nulla da chiedere al campionato. Deve essere per quello che loro si sono "riposati" a Bologna qualche settimana fa, perdendo 2-0. Era per non dare nell'occhio: i biscotti se non sono nelle ultime due giornate non interessano a nessuno. Merda d'uomo.

lunedì 18 maggio 2009

Lapsus Freudiano?

In effetti solo un pazzo poteva accettare di guidare il Toro verso la salvezza nelle ultime sei giornate. Se n'è accorto anche E-polis, che titola così:

mercoledì 6 maggio 2009

Sarà un caso?

Era l'inizio dello scorso Dicembre, e l'argomento era il raddoppio dell'IVA su Sky.
Fu in quell'occasione che Berlusconi sferrò un deciso attacco ai direttori di Stampa e Corriere della Sera, dicendo che avrebbero dovuto cambiare mestiere.
Bene, da qualche giorno a La Stampa Mario Calabresi ha preso il posto di Giulio Anselmi, e da un mese al Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli ha sostituito Paolo Mieli.
Senza contare che, improvvisamente, il Cavaliere non ha affidato la sua arringa difensiva sull'affaire Veronica al quotidiano di famiglia, nè a quelli di partito (Le tette al vento di Veronica in prima pagina sono un'iniziativa personale del fido Feltri), ma proprio a Stampa e Corriere, ora evidentemente considerati giornali "degni".
Il tutto mentre l'osservatorio mondiale ci retrocede tra i paesi "a stampa non completamente libera".

lunedì 4 maggio 2009

ME GRAND TURIN


Ross come 'l sangh
fòrt come 'l Barbera
veuj ricordete adess, me grand Turin.
En coj ani 'd sagrin
ùnica e sola la tùa blëssa j'era.

Vnisìo dal gnente, da guèra e da fam,
car ëd bestiame, téssere, galera,
fratej mòrt en Russia e partigian,
famije spantià, sperdùa ògni bandiera.

A j'ero pòver, livid, sbaruvà,
gnanca 'n sòld en sla pel e për rusché
at dovìe surié, brighé, preghé,
fin-a a l'ultima gossa dël tò fià.

Fumé a vorìa di na cica 'n quat,
për divertisse a dovìo rij 'd pòch,
për mangé a mangiavo fin-a i gat,
j'ero gnun: i furb come i fabiòch.

Ma 'n fior l'avio e 't j'ere ti, Turin,
tajà ant l'assel j'era la tùa bravura,
gioventù nòstra, che tuti i sagrin
portava via con toa facia dura.

Toa facia d'ovrié, me Valentin!
me Castian, Riga, Loik, e col pistin
'd Gabett, che fasìa vni tuti fòj
con vint dribbling e peui j'era già gol.

Filadelfia! Ma chi sarà 'l vilan
a ciamelo 'n camp? J'era na cona,
'd speranse, 'd vita, 'd rinassensa,
j'era sogné, crié, j'era la lun-a,
j'era la stra dla nòstra chërsensa.

T'has vinciù 'l mond,
a vint ani 't ses mòrt.
Me Turin grand
me Turin fòrt.

(G.Arpino)