venerdì 3 aprile 2015

Cosa ho imparato questa settimana

Nei giorni scorsi ho seguito un corso in tre giorni su un argomento nuovo e molto in voga in questo momento nel mio ambito lavorativo: Big Data.
Sono stati tre giorni molto intensi ma decisamente interessanti, durante i quali ho scoperto un po' di cose nuove, ma soprattutto sono stato inondato dall'ormai inevitabile sequela di parole inglesi italianizzate di cui il gergo informatico è oramai pieno.
Ecco, allora, che ho imparato a:
  • Joinare dati diversi dopo averli parsati.
  • Fittare in RAM
  • Tokenizzare un testo e stemmare le parole.
Ho inoltre scoperto che:
  • Le montagne si misurano con l'elevazione (l'altitudine non la usa più nessuno)
  • "I Big Data sono come il sesso tra adolescenti: tutti ne parlano ma nessuno l'ha mai fatto sul serio"
  • Se uso un termostato intelligente risparmio 130 vagoni di carbone (anche se a casa ho il riscaldamento a metano)
  • La maggior parte dei software per gestire i big data hanno nomi di animali (l'elefante è il più gettonato in tre versioni differenti, di cui una orrenda mutazione con testa di elefante e corpo di ape), uno di questi si chiama Pig e la sua shell si chiama Grunt (ovviamente), e la suite che si raccoglie si chiama, altrettanto ovviamente, Zookeeper.
Ma la cosa più importante è stata constatare che, date le motivazioni per cui mi hanno fatto fare il corso e l'effettiva applicazione di questa tecnologia, è sempre molto attuale questa famosissima pubblicità (che, curiosamente, fa riferimento ad un altro animale, per cui calza... a pennello):