martedì 3 ottobre 2006

SUVvia, siamo seri

L'argomento del giorno è ovviamente la Finanziaria che il governo Prodi ha varato in questi giorni e che andrà in approvazione alle Camere in settimana. Facendo un bilancio preventivo, per quanto si può capire dai sempre complicati dossier pubblicati dal ministero delle finanze per spiegare la manovra (in fatto di poca chiarezza destra e sinistra raggiungono gli stessi risultati, devo dire), sembra tutto sommato una finanziaria di buon livello. Tolto chi si lamenta di professione (una certa parte della sinistra radicale), chi si lamenta per obbligo istituzionale (Italoforzuti, Alleati, Legaioli vari) e chi perchè non sa fare di conto e non sa collocare il termine "medio" (Tremonti), le misure prese sembrano indicare la buona strada di questo governo verso una riforma del sistema fiscale che si può definire "seria". I conti li farò nel solito modo: guardando la mia busta paga (Si, Tremonti, accade che io la sappia leggere da solo...), ma tutto sommato non mi aspetto grosse sorprese.
C'è però una questione, di questa finanziaria, che mi lascia perplesso: i famigerati SUV ed il superbollo.In pochi si sono presi la briga di leggere il provvedimento prima di sparare la marea di minchiate che si sono sentite in questi giorni (non solo da parte di semplici cittadini ma anche, cosa ben più grave, da parte di politici che la Finanziaria l'hanno discussa...). Uno di questi è il buon Suzukimaruti che spiega con la sua solita semplicità di linguaggio, che il provvedimento non colpirà i SUV in quanto tali, ma una categoria di autoveicoli in base al peso (oltre i 2600 Kg.), ai posti (non più di otto) ed all'uso (trasporto promiscuo persone/cose). Sfogliando Quattroruote (Suzukimaruti l'ha fatto per noi, grazie :) ), si scopre che il Cayenne non verrà tassato, ad esempio, ma la Rolls Royce Phantom (noto SUV) invece si. Con buona pace dei Verdi e degli ambientalisti, non è quindi una tassa sul maggiore inquinamento che questi veicoli dovrebbero produrre (peccato che un Cayenne inquini meno di una Croma, tanto per dire...), ma sul peso e sull'ingombro.
Potremmo disquisire per giorni se sia una tassa giusta o meno, ma la cosa che mi interessa, in questo momento, è un'altra. La quota di mercato rappresentata da questi veicoli è davvero esigua; si parla di punti percentuali calcolabili con le dita di una mano. Una percentuale talmente esigua da ridurre il gettito proveniente da questo balzello ad una percentuale ancor più trascurabile dell'intero importo della finanziaria.
E' vero che Zio Paperone ci ha insegnato che da un cent si costruisce una fortuna, ma che senso ha introdurre una tassa non compresa, fonte di inutili discussioni, che fornisce un alibi alla sindrome da accerchiamento dei "perseguitati", se poi influisce sulle entrate in maniera irrilevante?
Tafazzismo?

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