giovedì 5 ottobre 2006

I sommersi ed i Salvati

Questa mattina l'amministratore delegato della mia azienda, Sandro Salvati, ha "rassegnato le dimissioni". Curiosamente ha rassegnato le dimissioni dopo che ieri, sul Sole 24 ore, è apparsa la notizia che, dopo aver concluco l'acquisizione di Toro, Generali ha iniziato il ricambio manageriale nominando il nuovo Amministratore Delegato: De Puppis.
Salvati ha scritto una lettera strappalacrime di commiato a tutti i dipendenti (da lui chiamati "persone" per la prima volta in due anni), che è suonata un pò falsa a tutti coloro che si ricordano il decalogo che diramò non più di sei mesi fa; un decalogo davvero terrificante, dove l'azienda ed il lavoro venivano prima di qualsiasi cosa ed interesse personale, famiglia compresa, il cui simbolo era la ridefinizione dello spazio temporale (Un anno ha tredici mesi, un mese ha sei settimane, una settimana ha otto giorni) e la riconsiduzione del termine "straordinario" in "ordinario" (se non "dovuto").
Non ci mancherà, anche se il curriculum del nuovo AD non lascia presagire nulla di buono. Basta solo intendersi sui termini: là dove viene definito un esperto di ristrutturazioni aziendali basta leggere "esperto in smantellamento aziendale".

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