mercoledì 24 agosto 2016

USA 2016: Diario di viaggio/5

Lasciato alle spalle il villaggio svizzero e la sua storia, arriviamo finalmente a Madison, la capitale del Wisconsin.
Se Green Bay è totalmente votata ai Packers, Madison è prettamente una città universitaria. Il campus dell'università del Wisconsin la fa da padrone estendendosi per quasi mezza città e permeando la vita di tutta la capitale.
Madison è una città stretta tra due laghi, il Mendota ed il Monona, con il Waubensa ed il Kegonsa appena fuori dai confini cittadini, che ha un interessante downtown strettamente collegata al campus universitario.
Madison Capitol
Su tutto svetta la cupola del campidoglio, estremità di un edificio a croce che ha molte similitudini con quello di Washington. La visita al Campidoglio è d'obbligo, ancorchè gratuita, ma quello che ci stupisce più di tutto è l'assoluta mancanza di qualsiasi norma di sicurezza e controllo. Siamo entrati nell'edificio e nessuno ci ha detto nulla. Nelle borse e nello zaino avremmo potuto avere qualsiasi arma, metal detector non ce n'erano e nessuno ci ha chiesto alcunchè o controllato in qualche modo.
In quel palazzo ci sono il Senato, la camera dei rappresentanti, la corte suprema; insomma, tutto il potere esecutivo e legislativo dello stato. Sarà che c'è l'allerta terrorismo, ma ci è sembrato piuttosto strano poter entrare senza il minimo controllo in un edificio così importante.
Ad ogni modo la visita è davvero interessante. Il palazzo è splendido, rifinito con marmi provenienti da tutto il mondo, affrescato e decorato in maniera davvero egregia, e dalla balconata della cupola, che ci dicono essere più grande di quella di Washington, si può ammirare uno splendido panorama sull'intera città.
A poche centinaia di metri di distanza dal campidoglio c'è la parte principale del campus universitario (altri edifici sono dalla parte opposta dalla città ed altri ancora sparsi in ogni dove).
I campus universitari, soprattutto quelli di università grandi come Wisconsin, sono davvero spettacolari. Ogni facoltà ha il suo palazzo dedicato, e spesso si tratta di edifici notevoli anche dal punto di vista architettonico. Non mancano le biblioteche, quella generale e quelle specializzate, ed i classici parchi e giardini, tenuti con una cura maniacale.
In cima alla collina troneggia la statua di Abraham Lincoln (visto anche a Milwaukee, da queste parti è una celebrità, pur essendo originario del Kentucky), ed alle spalle degli edifici principali del campus si nasconde lo stadio. Si nasconde, perchè da fuori sembra uno stadio qualsiasi.
Badger Alley al Camp Randall Stadium
Camp Randall Stadium è visitabile liberamente, senza biglietti di ingresso o tour guidati, e dopo aver imboccato un corridoio sui cui muri sono riportati nomi e foto dei più grandi giocatori di Wisconsin, attraverso un passaggio andiamo verso le gradinate.
Usciti sugli spalti lo spettacolo è grandioso. Con i suoi 80mila posti a sedere è uno degli stadi più grandi della Big Ten e degli Stati Uniti. Niente seggiolini o poltrone confortevoli, ma solo delle lunghe panche in alluminio, proprio come la maggior parte dei posti del Lambeau Field visti a Green Bay.
Camp Randall Stadium
Ci prendiamo un po' di tempo per esplorare le tribune dello stadio e poi torniamo al campus. Nei dintorni del campus troviamo anche le case delle confraternite, tutte sbarrate e vuote, visto che siamo fuori stagione scolastica.
COme ultima attrazione di Madison decidiamo di andare a visitare lo zoo, descritto come molto bello. In realtà anche in questo caso molti spazi sono vuoti o in ristrutturazione, per cui la visita si esaurisce piuttosto rapidamente.
Approfittando del mall proprio di fronte al nostro albergo, facciamo l'ennesima scappata da "Dick's Sporting Goods", dove la salivazione aumenta a dismisura nel visitare i dipartimenti dedicati al football ed al golf.
La vacanza sta per volgere al termine. E' già ora di riconsegnare la macchina e traascorrere gli ultimi giorni a Chicago prima di riprendere l'aereo per tornare a casa.

Nessun commento: