Avevo già parlato di lui lo scorso Gennaio, quando fece "conoscenza" con la tifoseria granata. I casi della vita vogliono ora che Rolando Bianchi venga ingaggiato dal Toro a sette mesi dal "tradimento" notturno con cui mandò in fumo un accordo già fatto (a parole) per trasferirsi alla Lazio di Lotito, che gli garantiva, a detta sua, il futuro più del Toro. Poichè il tempo è galantuomo (non sempre,ma stavolta si), si scopre che il progetto della Lazio di Lotito era quello di fargli fare da sostituto di Pandev e Rocchi, facendolo accomodare spesso in panchina, ed a fine stagione rispedirlo al mittente, ovvero il Manchester City, da dove Bianchi se ne voleva andare a tutti i costi. Dopo una lunga serie di tira e molla, Bianchi è stato acquistato a titolo definitivo da Cairo,con uno sforzo economico importante (si, insomma... viene pagato con le plusvalenze, ma non stiamo a sottilizzare ;) ).
Cairo, con il suo solito fiuto pubblicitario, ha presentato l'acquisto ieri sera prima della gara di Coppa Italia contro il Brescia, alla evidente ricerca di consensi (= abbonamenti).
La tifoseria si è divisa in queste settimane tra chi non perdona a Bianchi lo sgarbo di Gennaio (io, manco a dirlo, sono tra questi), e chi se ne batte ampiamente le palle, perche' e' la punta che ci serve come il pane e chissenefotte.
Nonostante quanto scritto dai giornali (?!?), la presentazione di Bianchi non è avvenuta davanti ai tifosi "genuflessi ed osannanti" (cit. Oddenino da La Stampa). La fazione di chi non gli ha ancora perdonato lo sgarbo è tutto sommato preponderante. Ciò non vuol dire che lo contesteremo, ma prima di meritarsi i cori di Sereni (ad esempio), dovrà farsi perdonare le "malefatte" a suon di goal.
L'accoglienza di ieri sera è stato un messaggio nemmeno tanto subliminale. Mentre lui ed il presidente ("Abbiamo Rolando Bianchi perchè abbiamo un presidente grandissimo che ha reso possibile tutto ciò" cit. speaker delllo stadio) facevano il giro dello stadio, non si sono sentiti cori di incitamento per Bianchi, ma solo dei generici cori per la squadra, e qua e là si è sentito pure qualche fischio (nemmeno pochi, a dire il vero).
Domenica si comincia...
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