domenica 10 settembre 2006

Home, sweet home

Dopo 16 anni si ritorna a casa. Quando questa sera salirò lo scalone centrale della curva Maratona e mi dirigerò verso la scala destra per approdare alla parte centrale della curva stessa, potrò dire di essere di nuovo a casa. Dopo 16 anni di esilio in quel frigidaire situato alla periferia della città (tra l'altro feudo gobbo), torniamo su quegli spalti che ci hanno visto protagonosti delle pagine più esaltanti della nostra storia moderna. Sento molte lamentele verso il nuovo Comunale. E' troppo piccolo, i seggiolini sono troppo grossi e pericolosi, la curva è asimmetrica a causa del settore ospiti, le barriere architettoniche non sono all'altezza di un impianto moderno,eccetera, eccetera, eccetera.Forse è vero, per carità. I 25mila posti di capienza sono una cosa letteralmente ridicola paragonati non solo ai 70mila che gremivano gli spalti negli anni 70, ma anche solo ai 45mila dell'ultima partite del 1990. I seggiolini eccessivamente larghi e distanziati, soprattutto in curva dove saranno scarsamente utilizzati, perchè la gente sta in piedi.Una migliore distribuzione (e conformazione) degli stessi, avrebbe fatto guadagnare qualche posto nei settori più popolari.
Di tutto questo me ne preoccuperò, però, da domani.
Stasera si torna su quegli stessi spalti da cui abbiamo visto conquistare uno scudetto storico, dove abbiamo sofferto, urlato, gioito, contestato, combattuto e cantato. Dove sono nati i "Forza Pulici", i "Dio Perdona, Sala No", anche gli "E' lui, è lui, è Gianni Bui" se vogliamo. Dove tutti i tifosi avversari venivano ad ammirare lo spettacolo della curva Maratona, grazie alle coreografie che nel 1977 la fecero scegliere dalla Renault per lo sfondo della pubblicità di una sua vettura e che contribuirono ad eleggerla "Miglior Curva d'Europa" per anni ed anni. Ammirata ed invidiata anche in Argentina, culla del tifo più caldo per antonomasia. E proprio in onore al tifo argentino ed al River Plate, questa sera torneremo a casa con un nuovo coro dalle potenzialità devastanti.
Sintonizzate le TV, alzate il volume: il Toro è di nuovo in serie A, a casa propria.

"Là dove andrai, sempre saremo
Questa bandiera, mai lasceremo,
quella granata è la tua gente
che ti accompagna, e tifa da sempre

COL CALOR, COL CALOR, COL CALOR, COL CALOR, COL CALOR, COL CALOR, COL CALOR, COL CALOR,

Sono cent'anni che siamo insieme
sei la mia vita, sei la mia fede
quella granata è la tua gente
che ti accompagna e tifa da sempre

TORO ALE', TORO ALE', TORO ALE', TORO ALE', TORO ALE', TORO ALE', TORO ALE', TORO ALE',

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