martedì 25 maggio 2010

Lost, nel senso di "mi sono perso"

Se non avete ancora visto il finale di Lost e non volete spoiler, non leggete oltre. Uomo (ma anche donna) avvisato...
Ed ora a noi. Innanzitutto complimenti alla TV canadese che ha tagliato l'ultimissima scena in cui si vede l'isola dall'alto con il relitto del volo oceanic 815. Essendo un particolare FONDAMENTALE, non capisco come abbiano deciso di tagliarlo.
Secondariamente: mi ha soddisfatto il finale? No. Decisamente no. L'improvviso cambio di rotta del filo conduttore della serie, da un impianto scientifico o parascientifico ad uno mistico e sovrannaturale, effettuato con la quinta stagione, mi aveva lasciato un po' deluso, e mi ero ormai rassegnato a non ricevere risposte sulle migliaia di domande che avevamo accumulato dopo le prime quattro stagioni.
Mi aspettavo, però, che almeno le successive migliaia di domande sorte con la nuova impostazione, potessero avere una risposta più esauriente.
Molte risposte sono state date, intendiamoci, ma gli autori hanno aperto troppe porte, ed alla fine le hanno lasciate spalancate, senza nemmeno il minimo tentativo di accostarle.
Però su una cosa devo concordare con quasi tutti i commenti che ho letto finora: in questi sei anni con Lost mi sono divertito, e mi mancherà. Indipendentemente dal fatto che il finale mi abbia lasciato un po' deluso.
E per questo non posso che ringraziare ancora una volta Giovanni, quindi, che ad un ISPA Christmas Dinner di cinque anni fa mi fornì i DVD con la prima stagione che Monica ed io divorammo in pochi giorni, diventando così irrimediabilmente LOST Addicted.

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