"Siamo solidali con i nostri cugini (tanto che per una volta li chiamiamo pure così), siamo solidali perché capiamo perfettamente quanto sia difficile per loro questo momento.
Poverini! Per oltre un secolo hanno vissuto in un mondo tutto loro, con le tendine rosa e le pareti azzurre, coccolati dai media, dal palazzo e pure da quegli uomini, un tempo neri ed ora coloratissimi, che oggi li trattano con tanta cattiveria.
Le loro coronarie, i loro fegati, non sono abituati a subire certi affronti. Non è che si possa illudere, per cento anni, una società calcistica ed i suoi miliardi e miliardi di tifosi, di essere al di sopra di ogni regola e poi, di colpo, pensare che questi possano sopportare di subire tutto quello che, in quegli stessi cento anni, ha subito ciascuno di quelli che si è confrontato con loro.
La lettera aperta che della colomba Cobolli, travestita da falco, ha scritto dopo gli innegabili marchiani errori di dondarini (tra i quali non aver estratto il rosso al bianconero Belardi che gli dava platealmente del pazzo, o all’altro bianconero Legrottaglie, dalle cui prese di “grecoromana” lo stesso arbitro ha dovuto più volte liberarsi)... la lettera dicevamo, avremmo però voluto anche leggerla, ad esempio, anche dopo gli incontri in cui il centravanti bianconero Trezeguet veniva considerato da tutti quegli uomini cattivi e colorati un fantasma, tanto che per lui non veniva applicata la norma del fuorigioco. In questi casi la regolarità del campionato non veniva forse messa in discussione?
Dobbiamo forse pensare che Cobolli ritenga che il campionato è regolare ogni qualvolta è adeguato al raggiungimento degli obiettivi imprenditoriali della vecchia signora ed irregolare quando, scientemente, un omino colorato non perora la causa aziendale?
No, non è sicuramente così, una persona tanto a modo così intrisa di stile juve, non si macchierebbe mai di una scorrettezza di questo genere.
Siamo solidali con Cobolli e con i miliardi e miliardi di tifosi bianconeri, capiamo il loro dramma, è difficile accettare che, talvolta, si possa essere trattati come tutti gli altri.
Ma stiano tranquilli, Cobolli e i suoi, già martedì, il palazzo e gli omini colorati non dimenticheranno di portar loro le caramelle".
Centro Coordinamento Toro Club
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