Siamo arrivati al limite del ridicolo. Leggo su Punto Informatico che la EMI avrebbe minacciato un'azione legale nei confronti dei tifosi australiani di una squadra di cricket per aver preso alcune canzoni celebri ed averne cambiato il testo per usarle come cori da stadio in occasione delle partite di detta squadra. Quello che ha fatto inalberare la EMI è stato che detti tifosi hanno registrato le canconcine e le hanno distribuite alla tifoseria affinchè le imparasse, individuando in questo comportamento una violazione dei diritti d'autore.
Ora... avessero messo in vendita il CD, capirei, ma la distribuzione serviva proprio per far sì che i tifosi imparassero le canzoni nel più breve tempo possibile (e chi frequenta le curve ben sa quanto sia difficile insegnare a tutti i nuovi cori con parole , ritmo e cadenza giusti).
L'arroganza delle case discografiche sta rasentando il limite del ridicolo, e l'aumento della pirateria musicale, con questi presupposti, tutto mi provoca fa tranne che scandalo, nè mi viene assolutamente in mente di condannarla.
Vorrà dire che domenica prossima, uando canteremo i nostri coretti al ritmo di Donna Felicità o Mamma Maria, raccoglieremo un obolo da versare ai Ricchi e Poveri. Si sa mai che poi ci arrivi una richiesta danni...
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