giovedì 16 novembre 2006

Bianco sporco

Il sospetto era venuto piu' o meno a tutti, quella notte elettorale, quando con costante regolarita' la CdL aveva recuperato quasi tutto lo svantaggio che i primi exit poll le attribuivano rispetto all'Unione. Quello che aveva lasciato piuttosto perplessi era il trend assolutamente sempre e solo positivo per la CdL, evento raro e davvero difficile da credere in uno spoglio elettorale, dove le percentuali fluttuano in piu' o in meno per tutti, soprattutto all'inizio dello spoglio.
Sembrava quasi che in tutte le sezioni si fosse proceduto allo spoglio delle schede dell'Unione e poi a quello delle schede della CdL, cosa ovviamente impossibile.
Il nano perdente, in preda a crisi mistica, svio' abilmente l'attenzione di tutti parlando di brogli, riconteggi, attentato alla democrazia (non ricordo se arrivo' a paventare il colpo di stato, ma credo che poco ci manco'). Poi qualcuno, timidamente, fece notare come il numero delle schede bianche fosse notevolmente diminuito rispetto al passato e come la diminuzione delle schede bianche rispetto alle precedenti elezioni coincidesse (a grandi linee) con i voti recuperati dalla CdL.
Anche in questo casi il nano, con il suo grandissimo intuito di venditore (di fumo... ma sempre venditore), si accaloro' a spiegare che la "loro" riforma aveva reso il voto talmente semplice che le bianche erano diminuite giocoforza. Anche in quel caso qualcuno fece timidamente notare che la semplificazione dell'operazione di voto avrebbe dovuto ridurre (come in effetti fece) le nulle, e che le bianche in questo sistema non c'entravano nulla, ma anche qui tutto cadde nel dimenticatoio.
Ora esce un'inchiesta di Diario, accompagnata da un documentario, che dovrebbe spiegare per filo e per segno come andarono le cose quella notte. Le premesse sono interessanti, e spendero' volentieri questi pochi euro per vedere il documentario.
Dopo, e solo dopo, trarro' le mie conclusioni. Se pero' dovessero essere quelle che penso, credo che l'apertura di un'inchiesta ufficiale e, nel caso, l'incriminazione dei responsabili, sarebbe un atto dovuto in una democrazia seria.
Ops... ho detto "seria"?

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