L'ultima volta che ero stato a Barcellona era il 1993, in occasione dell'American Bowl tra Niners e Steelers, ma quella volta vidi praticamente solo il Montjuic e tutta la serie di autostrade, superstrade e tangenziali che la fanno sembrare molto simile ad una metropoli USA. In realtà, quindi, mancavo da Barcellona dal lontano 1984, quando una serie di accadimenti mi portarono nella città catalana invece che a Londra come avrei dovuto.
Allora l'impatto con la città fu tremendo.Una stazione ferroviaria sporca e dall'aspetto diroccato, le Ramblas piene di gentaglia che offriva droga e "chiedeva" portafogli, un vecchietto che mi sputò addosso tentando di trafiggermi un piede con il bastone dell'ombrellone, urlandomi dietro qualcosa per motivi che ancora oggi non conosco, un albergo che si rivelò un bordello vero e proprio con conseguente notte passata dormendo sulla poltrona che trovai in camera, non fidandomi di quelle strane chiazze giallastre che punteggiavano delle lenzuola che forse vent'anni prima erano state bianche.
L'impatto con Barcellona un quarto di secolo dopo è stato completamente differente. Ho trovato una città moderna senza rinunciare al passato ed alla storia, fin troppo accogliente, con le Ramblas invase da una marea di gente tanto da scatenare la mia proverbiale fobia per i luoghi troppo affollati.
Barcellona è una città cara. Anzi. carissima. Due euro e cinquanta l'ora per un parcheggio in Plaza de Catalunya, 5 centesimi al minuto (cioe' TRE euro l'ora) in un'autorimessa privata trasformata in parking a pagamento nei pressi della Sagrada Familia. Per non parlare dei prezzi dei ristoranti e, perchè no, dei diciannove euro diciannove che ti chiedono per il tour al CampNou, lo stadio del Barcellona.
A proposito, la visita al Camp Nou è stata davvero spettacolare (anche se continuo a ritenere un furto il prezzo del biglietto), ed ho anche avuto l'occasione di vedere dal vivo la mitica Coppa delle Fiere, che ancora mancava alla mia "collezione" (avevo gia' visto dal vivo le altre coppe europee in altri musei, Ajax su tutti) ed anche la Coppa Korac, senza dubbio una delle più belle coppe mai disegnate.
La città era impegnata nei preparativi per i campionati europei di Atletica Leggera che si sarebbero inaugurati da lì a due giorni, e soprattutto al Montjuic era tutto un brulicare di operai che montavano strutture provvisorie e tecnici che mettevano a punto le postazioni televisive, e la constatazione che il fortino del Montjuic ora si può raggiungere solamente più in teleferica ci ha fatto desistere dal visitarlo.
Per contro abbiamo potuto verificare con mano che la notizia dei mesi scorsi secondo la quale la Sagrada Familia era finalmente stata terminata, è una bufala clamorosa. La chiesa è ancora un cantiere con diverse gru, e saranno necessari almeno altri 15 anni per terminarla sul serio, ma se uno non avesse letto a fondo la notizia, avrebbe potuto pensare che la chiesa fosse realmente finita, il che era proprio quello che avevo capito io, ovviamente, avendo letto l'articolo in fretta e furia come purtroppo spesso mi capita.
Essendosi la nostra visita limitatata al Montjuic, alla Sagrada Familia, alle Ramblas ed al CampNou, gli appunti di viaggio relativi a Barcellona sono forzatamente limitati alle poche righe sin qui scritte, il che lascia spazio solo più alle considerazioni di carattere generale sul viaggio, che saranno oggetto dell'ultimo post dedicato a queste brevi, ma intense vacanze 2010.
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