venerdì 20 febbraio 2009

Omicidio in diretta

Sono circa le 16 di un venerdì pomeriggio come gli altri. Mentre vado verso la scuola a prendere Riccardino mi imbatto in alcune transenne che impediscono l'accesso alla via che porta alla scuola.
Gia', vero, c'erano i cartelli di divieto di sosta in tutto l'isolato per due giorni. Beh, poco male, parcheggio in Corso Vinzaglio e vado a piedi.
Sono costretto a fare il giro dell'isolato, però, dal momento che anche i marciapiedi sono chiusi. Tanto sono in anticipo, come sempre. Mi avvio di buona lena per via Revel e torno verso la scuola girando in via Donati. Anche via Donati e' chiusa al traffico, ma i marciapiedi sono transitabili.
Supero un gruppetto di persone, ma c'e' qualcosa di strano. Al semaforo all'angolo con via De Sonnaz c'e' un tipo strano appoggiato al muro, ma non faccio in tempo a pensare ad altro.
Arriva una macchina e si ferma al semaforo. Il tizio improvvisamente si dirige verso la macchina e tira fuori qualcosa da sotto il cappotto. Un altro tipo affianca la macchina ferma al semaforo. Il "qualcosa" è una pistola,e tutti e due i tizi ne hanno una.
Sparano una gragnuola di colpi verso il guidatore.
Mi blocco immediatamente. Vedo i due allontanarsi camminando velocemente dietro la macchina. C'e' un silenzio irreale in cui sento solo il mio cuore che ha iniziato a battere all'impazzata.

"STOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOP!"

Una voce, apparentemente attraverso un megafono, urla. Dietro alla macchina compaiono alcune persone, una delle quali regge una giraffa con un microfono ed un'altra una steadycam.

Mabbaffangulo va!!!! Mi sono imbattuto nel set di "Prima Linea", ed ho appena assistito alla scena in cui il Comandante Sirio (alias Sergio Segio, interpretato da Riccardo Scamarcio), assieme a Marco Donat-Cattin tende un agguato al giudice Emilio Alessandrini finendolo a colpi di pistola.

Certo che presidiare meglio il set non sarebbe stato male, anche perchè se fossi arrivato dieci secondi prima gli avrei rovinato la scena (o magari mi avrebbero fermato prima che potessi arrivare all'incrocio... chissà).

Ripresomi dallo spavento, ed essendo in anticipo, torno indietro facendo il giro dell'isolato per piazzarmi dietro al gruppetto di attori, comparse, registi e maestranze varie. Rifanno la scena un altro paio di volte, perchè ogni volta succede qualcosa chela arrestare le riprese. Ora vedo il tutto da dietro (e sapendo prima che e' un film!!!), e trovo il tempo di godermi due simpatiche scenette.

1) Cane che abbaia. Regista che chiede se non sia possibile allontanare il cane, che il suo abbaiare entra nei microfoni. La padrona del cane, imperturbabile, risponde "No, il cane non si allontana.Io abito qui vicino ed ho diritto di stare qui a guardare assieme al cane". (Il cane continua ad abbaiare...)

2) Nell'aria c'e' un forte odore di polvere da sparo. Inoltre, per ricostruire nei minimi dettagli la scena dell'attentato, il nucleo dei terroristi deve coprire la sua fuga accendendo un fumogeno. Dopo il terzo rifacimento, si apre una finestra al primo piano ed una signora urla "Per quanto andate avanti ancora? Questa puzza di fumo e' insopportabile".
Risponde il regista con il megafono: "Signora abbia pazienza. Abbiamo quasi finito col fumo, tenga la finestra chiusa".

Infine un paio di foto del set, con "Segio" e "Donat Cattin" in attesa di rifare al scena.


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