lunedì 1 dicembre 2008

Accertato: Berlusconi è comunista

L'argomento del giorno (oltre alla balla della biopalla) è sicuramente il raddoppio dell'IVA sui servizi televisivi a pagamento contenuta nel pacchetto di provvedimenti anticrisi previsto dal decreto legislativo approvato questo fine settimana.
Non mi soffermo più di tanto sulla liceità o meno del provvedimento che, come giustamente fa notare il PresDelCons, è solo l'abolizione di un privilegio, poichè l'IVA per i servizi televisivi a pagamento gode di un'agevolazione che la limita al 10% anzichè il normale 20%. Non sto nemmeno a sindacare se sia eticamente corretto inserire in un decreto di "aiuti alle famiglie" una norma che, di fatto, provocherà un aumento di costi alle famiglie stesse, o che tale norma venga presa da un governo presieduto dal maggior concorrente dell'azienda che sarà più danneggiata dal provvedimento stesso.
Quello che mi preme sottolineare è che finalmente, dopo quindici anni dalla sua discesa in campo, il Cavaliere si è tradito, rivelandosi un infingardo della sinistra.
Si legge infatti sul quotidiano di famiglia, che Berlusconi avrebbe risposto alle critiche sul provvedimento facendo presente che «La sinistra aveva dato un privilegio alle televisioni con gli abbonamenti, aveva buoni rapporti con Sky. Noi abbiamo tolto un privilegio e portato il livello dell’Iva uguale per tutti e così penalizzato anche Mediaset che sta facendo partire una tv con gli abbonamenti».
Ora, se andiamo a verificare il decreto, l'articolo con cui si ripristina l'IVA al 20% è il numero 31 (IVA Servizi televisivi) comma 2, che recita testualmente:

L'articolo 2 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 273, è sostituito dal. seguente:
“Art. 2. (Periodo di applicazione) 1. Le disposizioni di cui all'articolo 1 si applicano nei limiti
temporali previsti dalla direttiva 2008/8/CE del Consiglio, del 12 febbraio 2008, che modifica
la direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune di imposta sul valore aggiunto
relativamente al periodo di applicazione del regime di imposta sul valore aggiunto applicabile
ai servizi di radiodiffusione e di televisione e a determinati servizi prestati tramite mezzi
elettronici.

Orbene, tanto per chiarire meglio, QUI potete trovare il decreto legislativo richiamato, ma già la data dovrebbe farvi riflettere.
Chi era nell'agosto del 2003 il Presidente del Consiglio che "sulla proposta del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri degli affari esteri e della giustizia", emanava il decreto che introduceva l'agevolazione dell'IVA al 10%?
Un piccolo aiutino...
Ministro per le politiche comunitarie - Rocco Buttiglione (CDU)
Ministro dell'economia e delle finanze - Giulio Tremonti (Forza Italia)
Ministro degli affari esteri - Franco Frattini (Forza Italia)
Ministro della giustizia - Roberto Castelli (Lega Nord)

Tutta pericolosissima gente con tendenze sinistroidi, a capo delle quali c'era proprio lui: Silvio Berlusconi.
O mi sfugge qualcosa in tutta la faccenda, oppure a questo punto possiamo affermare senza ombra di smentita che Berlusconi è un pericoloso Comunista. Lo afferma egli stesso!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grillo si ispira ai nostri post.

Leggete questa nostra lettera di denuncia:

http://www.voicepopuli.it/italiano/index.php/archives/2009/01/22/beppe-grillo-copia-blog-voicepopuli/

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