E' sabato notte, un bus pieno di tifosi granata sta facendo rientro da Bologna, dove il Toro ha fatto l'ennesima figuraccia perdendo 5-2 contro una squadra palesemente peggiore.
I tifosi sono già amareggiati per il risultato, per il momento negativo, per mille miliardi di cose che da tre anni non vanno per il verso giusto (sarebbe da più tempo, ma l'avvento di Cairo aveva dato qualche speranza), e per giunta hanno atteso invano la squadra per due ore in un autogrill di Modena dove era stato concordato un appuntamento per un colloquio tifosi-giocatori, come spesso succede in situazioni simili.
Casa è vicina, oramai. Il bus ha imboccato la tangenziale, e sotto il ponte della Torino - Savona viene "preso in consegna" da una volante della polizia a lampeggianti accesi. Attimi di sconcerto sul bus. Non è una procedura normale, e non essendo successo nulla di rilevante a Bologna o durante il tragitto nessuno capisce cosa vogliano i poliziotti in questione.
Superata l'uscita di Stupinigi/corso Unione Sovietica, la volante affianca il bus, lo stringe e lo costringe a fermarsi in una piazzole.
Comincia il dialogo surreale tra il poliziotto e l'autista.
Poliziotto: "Avete mancato l'uscita"
Autista: "Quale uscita?"
P.: "Quella di Stupinigi. Dovevate uscire a Stupinigi".
A.: "No, e perchè? Io li ho caricati da un'altra parte e li riporto dove li ho caricati".
P.: "Ma non dovete andare alla Sisport?" (Campo di allenamento del Toro n.d.r.)
A.: "Alla Sisport? No. Siamo partiti da un'altra parte"
P.: "Ma sul bus non c'è la squadra del Toro?"
A.: "No, un club di tifosi"
P.: "Ah beh, scusate, abbiamo sbagliato bus".
A posto siamo...
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