Considerazioni sparse sulla giornata di follia che si e' nuovamente consumata ieri e che si poteva (si DOVEVA) evitare con un minimo di buonsenso ed un po' meno di orgoglio da parte dei padroni del vapore.
Partiamo da un assunto fondamentale: ieri non si doveva giocare, punto e basta. Non si doveva giocare per non fornire alibi (come e' poi puntualmente accaduto), per non dare un segnale di disparita' di trattamento (come poi e' puntualmente accaduto), per dare il segnale (positivo) che anche l'establishment ha una coscienza e non persegue solo ottiche politico-clientelari.
E invece si e' deciso di giocare ugualmente soprattutto su pressioni di Manganelli (il capo della Polizia) che temeva di accastare la morte di Gabriele Sandri a quella dell'Ispettore Raciti, come se il farlo sminuisse l'uno ed esaltasse l'altro, effetto che ha invece ottenuto a parti invertite e che, a parer mio, e' stato il catalizzatore che ha innescato la bagarre.
Il mondo degli Ultras e' un pentolone che ribolle da tempo, ingiustamente (a mio parere) vessato da leggi speciali inutili (basterebbe far applicare le leggi normali, invece di crearne di speciali ghettizzando ancor di piu' un movimento), pronto ad esplodere alla prima occasione. E ieri quest'occasione e' arrivata.
E non ci arrivano. E non ci pensano. E sono solo capaci di uscirsene con nuove aberranti proposte: "Stiamo pensando di vietare le trasferte":
Ma cosa c'entrano le trasferte?
Un poliziotto ha la bella pensata di sedare una rissa dall'altra parte dell'autostrada sparando due colpi in aria (poi uno ha incontrato evidentemente il calcinaccio di Genova, quello di Carlo Giuliani per intenderci, ed e' atterrato nell'auto dove sedeva Gabriele, compiendo una traiettoria che in balistica e' unanimemente conosciuta come "Traiettoria JFK"), e noi vietiamo le trasferte?
Si, vietiamole, MA ALLA POLIZIA, pero'!!!
Hanno ragione i vari commentatori che, ieri sera, hanno unanimemente detto che ciò che e' successo a Bergamo ed a Roma non è giustificabile. E' vero, non è giustificabile, ma era prevedibile. Ampiamente. E solo l'ottusità' di questore e ministro (volutamente in minuscolo) hanno dato il via alla guerriglia. Inutile girarci intorno. Inutile dire che non ci si deve piegare alla logica ultra'. Inutile e controproducente.
Ora c'è una settimana di sosta durante la quale verranno sicuramente spesi fiumi di inchiostro e di parole per la massima parte inutili e deleterie.
Attendiamo fiduciosi la prossima prova di forza di Amato, che non sortirà' altro effetto se non quello di esasperare ancora di più la situazione e contribuire ad alzare il livello dello scontro.
Avanti così, ma poi non piangiamo per le conseguenze.
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