E' di questi giorni la notizia dell'approvazione da parte del governo del piano che prevede l'acquisizione di Alitalia da parte di Air France.
Immediatamente a seguire, sono cominciati i pianti ed i lamenti "del Nord", che teme di perdere Malpensa, definito "Lo scalo aeroportuale del Nord".
Ora, non vi sono dubbi che Malpensa sia a Nord, faccia parte del Nord, e si trovi in quella zona del Nord dove Bossi ed i suoi accoliti trovano terreno fertile per i loro proclami populisti, sebbene sia una zona piuttosto lontana da quella Pianura Padana da cui la "Nazione Padania" dovrebbe prendere il nome (e forse e' proprio per questo che mi viene sempre da ridere quando sento che i "padani", cioè abitanti della Pianura Padana, verrebbe da dire, minacciano di scendere giu' dai monti e dalle valli...). Da qui a dire però che "Il Nord" è in rivolta a difesa del proprio aeroporto, ce ne passa.
Innanzitutto mi sembra che, a sentire parlare i contestatori, l'unico accento che si distingue sia quello lombardo. Inoltre il Nord Est ed il Nord Ovest hanno entrambi accolto con approvazionel'accordo con Air France, che potrà, sulla carta, finalmente porre fine a quella elefantiaca azienda di nome Alitalia, trasformandola in una compagnia più moderna ed efficiente (non che ci speri molto, soprattutto nel breve periodo, ma per farlo è sicuramente meglio Spinetta di Toto).
La realtà è che al di fuori della Lombardia, nessuno ha mai realmente considerato Malpensa l'aeroporto del Nord, ed anzi, un ridimensionamento non potràche giovare agli aeroporti decentrati quali Genva, Torino, Verona, Venezia, tanto per citare i principali.
Parliamoci chiaro: Malpensa è scomoda da raggiungere persino per metàdella popolazione Lombarda. Mio suocero, da Pavia, impiega più di un'ora e mezzo, calcolando il traffico della tangenziale di Milano, per raggiungere Malpensa, cioè poco meno di quanto ci impiego io da Torino.
Malpensa è stato un investimento sbagliato sin dall'inizio perchè per fare un Hub serio, esso deve essere facilmente accessibile alla maggioranza delle persone che dovrebbe servire, mentre ancora oggi spesso e volentieri è maggiore il tempo speso per raggiungere l'aeroporto che non il tempo effettivo di volo.
Inoltre, è cominciato il solito piagnisteo all'italiana sui oresunti esuberi. Ogni volta che cambia qualcosa, saltano fuori migliaia e migliaia di esuberi.
Leggo di quella società di catering che ha già dichiarato un minimo di 200 esuberi.Il tutto senza che nessuno abbia ancora chiari i piani di Air France su malpensa, quindi si tratta evidentemente di cifre sparate ad minchiam.
Insomma: si ad Air France, si' ad una razionalizzazione del traffico aereo in tutto il nord senza concentrarlo in quel posto dimenticato da Dio che si chiama Malpensa.
E se i lumbard mugugnano... beh, vorrà dire che per una volta non hanno rubato risorse o idee ai vicini di casa come oramai sempre più spesso capita. A tutti capita di perdere, ogni tanto.
Il masso su per la montagna dobbiamo spingerlo comunque. Facciamolo almeno col sorriso sulle labbra.
domenica 30 dicembre 2007
Hony soit qui MAL y PENSA
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