Ieri sera sono tornato a Genova dopo 12 anni a vedere Genoa - Toro. Era il 1995, era la prima edizione del Trofeo Spagnolo, ammazzato a Gennaio di quell'anno, Torino e Genoa si affrontavano in un triangolare al quale partecipava anche il Nottingham Forest, squadra nella quale si era appena trasferito Pennellone Silenzi.
Negli anni successivi lo storico gemellaggio con i genoani l'ho sempre vissuto in occasione delle loro visite a Torino, e forse mi sono illuso che fosse ancora ben saldo nel tempo, perchè ho sempre avuto a che fare con le persone che il gemellaggio l'hanno creato e reso saldo.
Ieri sera invece son finito in tribuna, e sono rimasto letteralmente basito.
Si, lo so che i tifosi da tribuna o distinti sono quelli che a Torino io chiamo granata a strisce, per cui posso immaginare che anche a Genova non sia tanto diverso. Però sentire un coglione patentato che ha passato tutta la partita ad insultare nell'ordine Novellino, Sereni, Stellone, Lazetic, Comotto (per buon peso...) invece di preoccuparsi che la sua squadra dopo essere andata in vantaggio per 3-0 si stava facendo rimontare e superare e, soprattutto, senza che tutto questo livore fosse giustificato (o forse questi gli hanno trombato moglie, figlie, parenti tutte fino al terzo grado), mi ha mandato in bestia.
E non solo lui, ma tutto lo stadio rossoblù ha tenuto un comportamento indegno di un gemellaggio.
E, peggio di tutto, la Nord è stata gelida. Pochi cori pro-Toro, poche o nessuna risposta ai cori pro-Genoa dei nostri. In generale l'impressione che ai genoani del gemellaggio non importi più nulla.
Un peccato... un vero peccato, ma secondo me siamo agli sgoccioli, e a breve andare a Genova non sarà più la festa di una volta.
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