"Credito zero" è il nome dell'iniziativa di un gruppo di torinesi ("casualmente" di fede calcistica di quella squadra che non indossa le divise dei commessi di Footlocker) che ha promosso una raccolta di firme per proporre un referendum abrogativo verso la delibera comunale che permetteva, in caso di assegnazione degli Europei 2012 all'Italia, alla suqdra che indossa le suddette divise dei commessi di Footlocker di farsi un centro commerciale (non gia' "ristrutturarsi uno stadio", attenzione...) usufruendo di un prestito a tasso zero dal Credito Sportivo.
Lascio al lettore immaginare dalle tasche di chi il Credito Sportivo preleva i soldi per ripagare gli interessi di detto prestito che, per inciso, ammontano a circa 66 milioni di euro. Malcontati.
Credito zero è dalle 11 di stamattina, anche il peso politico che oramai l'Italia del pallone, soffocata da Abeti e Matarresi, ha nel resto d'Europa (e del mondo).
E, a proposito di Matarrese, proprio ieri sera lo ascoltavo ai microfoni di Rai Sport asserire che "Non si capisce come l'UEFA abbia anche solo accettato di esaminare le candidature di Croazia/Ungheria e Polonia/Ucraina in presenza di una potenza del calcio come l'Italia".
Don Tonino: ora l'ha capito?
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