Aspettavo per oggi la consegna di un pacco contenente un acquisto effettuato presso un noto rivenditore on line. Oggi era il giorno ideale: approfittando del giorno di chiusura delle scuole (non coincidente, purtroppo, con la chiusura degli uffici dove lavoriamo Monica ed io), il figliolo poteva essere a casa a ricevere la spedizione senza problemi.
Ore 13, suona il cellulare. Numero sconosciuto.
"Pronto?"
"Sono il corriere ***, sono qui sotto casa sua per consegnarle il pacco".
"Si, io sono fuori casa, ma dovrebbe esserci mio figlio": (E penso, non avrà sentito il campanello?)
"Ah, e come faccio?"
"..." (Ma mi prende per il culo?) "Dovrebbe suonare il campanello" (sapendo che è un campanello di nuova generazione con la lista da scorrere, immagino abbia qualche problemino e mi accingo a spiegargli come fare) "Deve scorrere la lista con..."
"Ma il campanello dove sta, a destra o a sinistra?"
"..." (Ma mi prende per il culo?) "Di fianco al portone c'è una colonna con il citofono".
"Ah, si, c'è scritto selezionare".
"Si, appunto, deve scorrere la lista con i due pulsanti con le frecce e quando vede il mio cognome, premere il pulsante rosso".
"Ah. E come si fa?"
"..." (Mi prende decisamente per il culo) "Schiacci le freccette... anzi, guardi, facciamo una cosa. Telefono a mio figlio che scenda".
"Ecco, è meglio".
Corrieri che dovrebbero cambiare mestiere.
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