venerdì 16 novembre 2012

Continassagate

Leggevo oggi questo articolo sull'affare Continassa, volto a sbugiardare quanti protestano per l'ennesimo regalo del comune di Torino alla famiglia Agnelli ed alla Juventus. "Un po di dati e qualche precisazione", titola l'articolo, peccato che i dati siano presentati in maniera ingannevole e che le precisazioni siano piuttosto carenti.
La prima cosa che salta all'occhio è l'assurda pretesa di calcolare il valore al metro quadro del terreno conteggiando solo la superficie edificabile.
A casa mia, un'area di 180mila metri quadrati concessa per 10 milioni di euro, risulta costare 63,89 euro al metro quadro, e non c'entra un bel nulla che su quell'area edificherò per soli 33mila metri quadri. Sono un po' problemi miei, insomma.
Se anche la volessimo vedere come l'autore dell'articolo, si tratterebbe comunque di pagare 33mila metri quadri di terreno ed averne in regalo altri 147mila, insomma, un bel gesto di generosità da parte dell'aministrazione comunale di quello che vene comunemente definito "il comune più indebitato d'Italia".
Ma smettiamo di giocare coi numeri, e veniamo alle presunte precisazioni.
Si legge testuale, nell'articolo: "Potenzialmente su quella zona si sarebbero potuti edificare in totale 50.000 metri quadri, ma la Juventus ha rinunciato a 17.000 metri quadri che saranno utilizzati dalla Città di Torino altrove". Uno legge questa frase e pensa: che magnanimi questi juventini, potevano lucrarci ancora di più, ma si accontentano. Eh già...
Peccato che rispetto all'ipotesi di accordo iniziale, la Juventus non abbia affatto "rinunciato" ad edificare di più, ma abbia invece chiesto di aumentare l'area a disposizione includendo anche lo spazio dell'ex Arena Rock. Il tutto, ovviamente, allo stesso prezzo, tanto che è stata proprio questa l'anomalia che ha fatto riesplodere la protesta. Ma come, si diceva, gli aumentano l'area e non rivedono nemmeno la cifra offerta? E meno male che la questione non è passata inosservata come avrebbe voluto il buon Fassino e l'assessore Curti, così, pur avendo ormai approvato la variante, si è ottenuto di avere almeno un'altra perizia che stabilisca di quanto l'offerta deve essere adeguata.
Ma mica è finita qui. Mi sarei aspettato ben altre precisazioni. Mi sarei aspettato che invece di scrivere che l'area della Continassa "Attualmente, oltre ad essere in parte oggetto di occupazioni abusive è sfruttata soprattutto per attività illegali di vario tipo", il buon articolista avesse sottolineato come proprio l'area dell'Arena Rock fosse stata data in concessione ad una società che ci ha appena terminato di costruire una pista da kart. Questa concessione verrà revocata per far posto alla Juventus, in barba agli investimenti che questi poveri cristi hanno fatto in questo ultimo anno per costruire la struttura. L'idea è quella di spostare la pista di kart altrove (rifacendola, quindi, con tutti i costi che ciò comporta), ma l'assessore Gallo ha già dichiarato che stanno verificando se sia stato fatto tutto a regola d'arte (il che si legge con un bel "stiamo cercando un cavillo qualsiasi per dargli un calcio nel culo, non ricollocarlo da nessuna parte ed evitare di pagare le pesanti penali previste dal contratto").
E per finire una domanda che pochi si pongono: ma da tutta questa operazione, il Comune almeno ci guadagna una bella cifra? Eh, come no!!! 11 milioni di euro di cui sette /otto riutilizzati per le opere di urbanizzazione dell'area. A Fassino restano in mano, da mettere nel porcellino comunale, BEN QUATTRO MILIONI!!!

2 commenti:

FletcherLynd ha detto...

Tutto molto interessante e ben scritto, come al solito.

Un paio di appunti:

a- sul fatto che si calcoli la sola superficie edificabile secondo me sei fuori strada. è vero che se compri un terreno edificabile ed uno non edificabile di fronte a lui li paghi entrambi e "sono problemi tuoi", ma perché quei terreni LI USI SOLO TU.
in questo caso la juve sfrutterà soltanto le parti edificabili, quelle non edificate saranno riqualificati in parchi, giardini, ecc che la juve realizzerà a sue spese ma di cui usufruirà la collettività, e quindi il comune stesso.

b- i rapporti tra il comune e il kartodromo noi non li conosciamo: non sappiamo se è tutto in regola, non sappiamo se e quali penali siano previste e a favore di chi, non sappiamo se in tutto questo i "poveri cristi" ci rimetteranno o verranno adeguatamente compensati.
sappiamo solo che il canone annuo era di 30.000 euro, quindi risibile rispetto a quello che pagherà la juve.

c- a monte di tutto questo c'è un concetto logico che secondo me è importante.
mettiamo pure che qualcun altro potesse offrire di più al comune di torino per riqualificare quella zona (anche se è MOLTO ipotetico, perché a quanto ne so di straordinarie offerte alternative e migliorative non ce n'erano)...
beh, in una operazione del genere il comune non può considerare solo il lato economico: la juve (così come il toro) è un valore importante della città di torino, che le dà lustro e visibilità in tutto il mondo. tutto quello che va a vantaggio della juve (e del toro) va indirettamente anche a vantaggio di torino-città, no?
quindi, se il comune deve scegliere se dare l'ok ad un progetto che valorizza l'immagine della juve, piuttosto che un progetto, che so, di grattacieli residenziali o di fabbriche, secondo me ha ragione a preferire il primo, anche se offre di meno.

in altre parole: se il comune decide di vendere l'area del filadelfia, la deve mettere a gara tra tutti, o deve garantire una corsia preferenziale al torino?
se un soggetto offre X per comprarla e costruire uno stadio ex novo, e qualcun altro offre il doppio per buttare giù tutto e costruirci grattacieli, bisogna porsi la domanda "ma da tutta questa operazione, il Comune almeno ci guadagna una bella cifra?" oppure preferire la soluzione che valorizza il Toro?

Massimo Foglio ha detto...

La questione Filadelfia lasciamola pure da parte. Dovremmo cominciare con l'avere un presidente che avesse voglia di investirci sul serio, nella sua ricostruzione, e poi potremmo paragonare le due situazioni.

Per quanto riguarda la questione del prezzo/mq, è vero che in questo caso l'area non edificabile sarà fruibile dalla comunitò, ma è altrettanto vero che tutti gli eventuali utili derivanti dalle attività di quell'area (fosse anche il venditore di pop corn che mette un banchetto all'interno dell'ipotetico giardino) andranno nelle tasche della Juventus, in qualità di concessionario dell'area per 99 anni, e non in quelle del comune.

Per quanto riguarda il kartodromo, essendo la proposta originale quella di includere l'area senza alterare il prezzo della concessione, il comune ci perdeva secchi anche quei miseri 30mila euro l'anno, oltre alle eventuali penali. In ogni caso non mi sembrava un'operazione molto intelligente, considerando che si potevano rivedere le cubature edificabili della prima proposta senza toccare il kartodromo.