lunedì 9 maggio 2011

Il rompiballe

Sono ufficialmente un rompicoglioni. In verità lo sospettavo già da tempo, ma da oggi lo sono a pieno titolo perchè ho osato non allinearmi al coro entusiastico di coloro che in questo fine settimana hanno "rivissuto lo spirito di Torino Olimpica", in occasione del Raduno degli Alpini e della partenza del Giro d'Italia che, anche se non lo sentirete in nessun notiziario e non lo leggerete su alcun giornale, ha provocato dei forti disagi in città. A parte che lo spirito della Torino Olimpica era tutt'altra cosa rispetto alla cagnara di questi giorni, ma vabbe'... son opinioni.
Il senso del raduno degli Alpini non lo capisco, così come non capisco dove stia la differenza tra migliaia di alpini che si ubriacano per tre giorni (con tutti gli annessi e connessi del caso, dal disturbo della quiete pubblica all'utilizzo di aiuole e giardini come orinatoi) e centinaia di giovani che si sballano per tre giorni durante un rave party, se non che entrambi finiscono sui telegiornali, ma non con la stessa considerazione.
Del Giro d'Italia non potrebbe fregarmene di meno, avendo perso ogni interesse in uno sport dove vince chi riesce a fregare meglio i controlli antidoping.
Detto questo, non contesto l'evento in sè, ma principalmente due cose: 1) aver voluto fare tutto in contemporanea e 2) non aver saputo organizzare la gestione del prevedibilissimo caos che la concomitanza avrebbe creato.
Chiudere il centro di una città per tre giorni, per tutto che sia un weekend, genera forzatamente dei disagi, e quando delle persone sono costrette ad andare a dormire in albergo perchè non possono/riescono a raggiungere la propria abitazione, permettetemi, siamo di fronte all'assurdo di non saper gestire e garantire almeno il diritto fondamentale di poter rientrare in casa propria.
Lo stesso assurdo che ho sperimentato personalmente sabato pomeriggio. Sapevo perfettamente che dalle 12 tutto il tratto di corso Potenza-Lecce-Trapani (parliamo di una direttrice fondamentale per l'attraversamento della città) sarebbe stato chiuso fino alle 18 separando, di fatto, due parti di Torino. Gli annunci dei giorni precedenti, invitavano gli automobilisti ad utilizzare i due varchi previsti, in corso Grosseto ed in Piazza Rivoli, per superare il blocco. Addirittura, in tangenziale c'era scritto a caratteri cubuitali "CORSO FRANCIA PERCORRIBILE". Peccato che una volta arrivato in corso Francia mi sia trovato immediatamente imbottigliato in una coda di auto totalmente immobile, senza la possibilità di andare nè avanti nè indietro. Il tutto nella più totale assenza dei vigili. Sarebbero bastate un paio di pattuglie per far defluire il traffico alla rotonda di Piazza Rivoli, che e' stato il tappo che ha provocato l'ingorgo. E bastava anche cambiare i messaggi in tangenziale, così da dirottare la gente altrove.
Invece mi sono ritrovato ad essere il rompicoglioni che deve prendere la macchina a tutti i costi e passare dove c'e' traffico, invece di godermi la bella festa che si stava svolgendo a Torino.
Fortunatamente i dopati ci hanno lasciato sabato sera, e gli ultimi ubriaconi se ne sono andati stamattina. Ora possiamo riprenderci la nostra città in santa pace, e se da oggi c'e' un rompicoglioni in piu' mi sa che ve ne dovete fare una ragione.

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