giovedì 11 gennaio 2007

Un bagno a Ustica

Ora e' ufficiale. 27 anni fa un gruppo di turisti decise di prendere un volo di linea e lanciarsi per farsi un bagno nelle splendide acque di Ustica. Nel mentre, alcuni mig libici e caccia americani si esibivano in uno spettacolo aereo che faceva parte delle attrazioni comprese nel pacchetto turistico (inseguimenti, lancio di missili, abbattimenti, e chi piu' ne ha piu' ne metta).
Per non disturbare la vacanza di questi allegri turisti, furono fatte sparire tutte le tracce radar relative ai voli in quella zona e le comunicazioni radio vennero manipolate. Non sia mai che per qualche caso fortuito si fosse reso necessario disturbare un gruppo di bagnanti intento a nuotare ed a divertirsi tranquillamente, come dimostra una foto dell'epoca.
VERGOGNATEVI!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dal mio libro << Ai margini di Ustica 2 – In tutta omertà >>
“…
In nome del popolo Italiano non sono state accertate responsabilità. Tutti assolti! I generali, dicono i giudici, sono stati incriminati ingiustamente. Essi oggi possono andar fieri del loro trascorso e chi aveva intravisto delle macchie nel loro operato, ha solo gettato fango sulle istituzioni democratiche del nostro paese e dovrà pentirsene. I testimoni che hanno giurato di aver visto quella notte, dopo una manciata di minuti dalla caduta del DC9, insolite stranezze fatte di inseguimenti aerei e di lampi di guerra sui cieli della Calabria non sono credibili; e se hanno dato all’inchiesta un apporto concreto, sono stati incivili e sconsiderati. E se hanno caparbiamente insistito nelle loro farneticazioni, devono essere considerati alla stregua di criminali, capaci di uccidere la verità e i parenti.
Ma è davvero possibile che tutto ciò che era stato accertato in anni e anni di indagini possa essere cancellato e negato con tanta disinvoltura? Possibile che la gente più avveduta e i giornalisti non abbiano notato delle bizzarre contiguità, preludio di altrettanto sospette collaborazioni in corso d’opera? Possibile che nessuno abbia scorto, dietro l’alibi abbastanza comodo della “ragion di Stato”, altre motivazioni non necessariamente di interesse generale, come quelle politiche e diplomatiche, ma anche le ben diverse logiche elettorali, di condizionamento, di semplice schieramento, di vaga opportunità? Possibile che nessuno si sia chiesto se talune promozioni e candidature al Parlamento nazionale rappresentino il premio del silenzio?
E i politici, ora che è tempo di consuntivo, che fanno? Tacciono. Fingono di non sapere. Ci invitano a visitare il Museo della Memoria allestito a Bologna per non dimenticare. Dicono di avere la coscienza pulita, di aver fatto quanto era nelle loro possibilità e che adesso è tempo che della strage si occupino gli storici. Pretenderanno di vederci appagati. E noi finiremo realmente col dire che era ora che si accertasse la verità. Questo faremo. Fingeremo indifferenza solo per non dover traumatizzare i nostri figli; lo faremo per amor di patria, come non conoscessimo a quali approdi perverranno poi gli studiosi. Gli occhi senza lacrime della storia ci diranno che il secolo appena scorso è stato permeato da stragi senza colpevoli, da fatti sanguinosi senza un perché. …”

* * *
La Corte d’Assise d’Appello di Roma ha emesso in data 15.12.2005 la decisione sui presunti depistaggi. Il dispositivo della sentenza http://www.stragi80.it/documenti/processo/appello/motiviappello.pdf
ha però un contenuto diverso e più ampio di quello che è stato fatto conoscere ai giornalisti: http://www.stragi80.it/documenti/processo/appello/dispositivo.pdf
Se non è un falso, come può essere qualificato l’episodio?
Possibile che nessuno l’abbia notato? Io sono sospettoso e ne chiarisco i motivi nel mio sito
http://www.studiolegalebrogneri.it
Saluti. Enrico Brogneri