giovedì 26 ottobre 2006

La politica che non capisco/2

Seconda puntata della politica incomprensibile. ieri la maggioranza e' andata sotto al Senato sulla proroga degli sfratti. Non è un grosso problema, perchè si rimedierà con un decreto, ma fa specie che ad esultare con cori da stadio ci sia anche Alleanza Nazionale, quel partitucolo formato da omm'e niente che faceva della proroga degli sfratti il proprio cavallo di battaglia durante il quinquennio di governo Berlusconi. Non che ci si potesse aspettare altro da un partito di cui fanno parte gente come Fini, l'uomo con una bella oratoria fondata sul nulla cosmico delle sue idee, La Russa, mefistofelico inacidito che non riesce a riempire di contenuti probanti la propria verve, Gasparri, che vedere Neri Marcorè imitarlo è molto meglio che vedere l'originale, e tutta la compagnia di nani e ballerine e fascisti in doppiopetto che ancora ammorba l'emiciclo parlamentare.
I cittadini, quelli in difficolta', che avevano bisogno di questa proroga come il pane, ringraziano sentitamente, perchè gli è stata data finalmente la possibilità di capire che AN non difendeva i loro interessi, ma i propri voti. Magari a sinistra è lo stesso, chi può dirlo? Ma per il momento l'autogol l'hanno fatto i destrorsi, confermando il loro altissimo senso delle istituzioni, dello stato, del mandato ricevuto dagli elettori e soprattutto confermando di aver ben compreso che la politica si fonda sui voti e sui priovilegi, non sui bisogni della gente.
Chapeau (sui denti...)!!!

lunedì 23 ottobre 2006

Alonso campione del mondo

Fernando Alonso ha vinto il suo secondo campionato mondiale di Formula 1 consecutivo.
Ve lo scrivo, perchè leggendo i giornali ed ascoltando le trasmissioni sportive (cronaca del GP compresa) questo insignificante particolare potrebbe esservi sfuggito, visto che sono tutti impegnati a fare l'ultimo pompino gratis a quel crucco del cazzo che è bravo (e scorretto) ma estremamente antipatico.
E quando anche il sito della FIA parla della foratura di Schumi ieri come se fosse colpa di Fisichella, siamo doppiamente contenti che abbia smesso di correre. Così, forse, si riuscirà anche a parlare degli altri piloti e delle altre macchine, anche se ora Mazzoni dovrà farsene una ragione: la Formula 1 non è solo la Ferrari e non è solo Schumacher.
Amen.

martedì 17 ottobre 2006

Trova le differenze

Sono ben tre le notizie su La Stampa di oggi che mi hanno fatto pensatre alla famosa rubrica della settimana enigmistica "Trova le differenze".
Si parte con il neoinsediato governo svedese, che si trova a dover sostituire due ministri perche' pizzicati a non pagare il canone. La prima cose che mi e' venuta in mente leggendo questa notizia, è che se fosse capitato qui in Italia, invece di sostituire due ministri ci saremmo visti costretti a sostituire meta' della popolazione (il che potrebbe anche non essere un male, tutto sommato).
Proseguendo nella lettura, arrivo alla pagina dedicata alle proposte sul nuovo tracciato per la TAV.
E' noto a tutti che qui siamo fortemente favorevoli al progetto TAV (con le dovute cautele e con le dovute concertazioni, ma non siamo aprioristicamente contro come i NO-TAV), e lo siamo ancor di piu' adesso che l'ipotesi del nuovo tracciato porterebbe a superare l'impasse della protesta ad oltranza in bassa Val Susa, oltre che garantire il passaggio della linea a Torino, cosa che il vecchio tracciato non faceva assolutamente.
I sindaci della Val Sangone si sono dimostrati molto più lungimiranti dei loro colleghi della valle a fianco. Nessun veto alla TAV in cambio di concertazione e soldi, tanti soldi (che poi, non nascondiamocelo, è anche quello che volevano i valsusini, ma forse hanno tirato troppo la corda).
Alla notizia, invece di gioire per lo "scampato pericolo" come ci si potrebbe aspettare, il movimento NO-TAV valsusino ha cominciato a sollevare un sacco di eccezioni anche sul passaggio in Val Sangone. Tra tutte, ho trovato particolarmente esilarante quella del sindaco di Venaus, che sostiene che una tale decisione non spetta al comitato di controllo del progetto ma alle popolazioni interessate.
Cioe', fammi capire sindaco: che tu voglia influenzare il progetto affinchè non passi dal tuo paesucolo (che, tanto per essere chiari, spero resti isolato dal mondo e si spopoli nel giro di tre anni), lo posso anche capire; ma con che diritto vuoi decidere tu chi, dove, quando e come un progetto europeo si deve sviluppare? Che poi, tra l'altro, il progetto lo hai fatto modificare anche tu con il tuo ostracismo, e quindi credo che abbiano tutto il diritto di trovare una soluzione alternativa come pare a loro. O no?
Terza ed ultima notizia: Madonna porta via dal Malawi il figlio che voleva adotare, nonostante non avesse terminato l'iter burocratico per l'affidamento.
Chissà se anche per lei si mobiliteranno le autorità di entrambi i paesi (USA e Malawi) per riportare il piccolo al suo paese ed obbligare anche la superstar Madonna a fare quello che devono fare tutte le persone di questo mondo: rispettare leggi e regole.
Ho l'impressione di no...

venerdì 13 ottobre 2006

Provvedimenti anti traffico

Tu che percorri Corso Francia zigzagando ad una velocità a tre cifre e tracci delle traiettorie alle rotonde come se invece di essere Piazza Bernini e Piazza Rivoli fossero la variante Ascari e la prima di Lesmo.
Tu che invece lo percorri rigorosamente ai trenta all'ora, ben piazzato in mezzo alle due corsie come se la tua auto prendesse l'energia dalla linea di mezzeria come nelle piste Polistil.
Tu che avendo la metà delle mie ruote (bici o moto che sia) pensi di avere diritto a rispettare solo la metà delle norme del codice stradale.
Tu che parcheggi in doppia fila esattamente di fronte ad un tuo simile che ha parcheggiato in doppia fila nell'altra corsia, bloccando di fatto la via.
Tu che, in Piazza Statuto, passi nella corsia degli autobus, tagli la strada a tutti e ti fermi in mezzo all'incrocio perchè devi girare a sinistra, bloccando il traffico di chi deve proseguire diritto.
Tu che te ne stai tutto a destra per poi girare a sinistra da centro corso, dove, tra le altre cose, non si può.
Tu che passi nel controviale e non ti sfiora nemmeno l'idea di dover dare la precedenza a destra.
Tu che quando sei in coda ti fermi in mezzo all'incrocio, cosi' che quando il semaforo diventa rosso ti ritrovi nel bel mezzo dell'ingorgo.
Tu che svolti a sinistra senza lasciarti il centro dell'incrocio a destra, e rischi il frontale con chi svolta correttamente, ovviamente insultandolo.
Tu che consideri il semaforo rosso solo un consiglio, da rispettare se proprio non se ne può fare a meno.
Tu che non sai circolare su una rotonda.

Insomma... tu e tutti i tuoi simili: perchè non lasciate l'auto a casa e non prendete i mezzi pubblici? Ci sarebbe minor inquinamento e minor traffico, ed il mio sistema nervoso vi ringrazierebbe per l'eternità.

mercoledì 11 ottobre 2006

La Freccia Nera

"Fiiiiiiiiiiiii.... Stock!!!! Là-là-là làlàlàlà-llà-llà làlàlàlàlla làlàlàlàlàlààààà La freccia nera fischiando si scaglia e la sporca canaglia un saluto ti dà...."
Stasera va in onda il remake de "La Freccia Nera", lo sceneggiato della mia infanzia. Si, c'erano stati o ci sarebbero stati "I forti di Forte Coraggio", Il Crociato (a.k.a.Thibault il Cavaliere Bianco)", "Rin-Tin-Tin", "Gianni e il Magico Alvermann", ma la Freccia Nera è lo sceneggiato che mi è rimasto del cuore.
Originariamente messo in onda nel 1968, credo di ricordarne però una replica, giacchè alla Freccia Nera sono legati anche i miei ricordi delle Olimpiadi di Monaco 1972, ma tant'è...
Ho vissuto nel mito per anni, fischiettando e cantando la canzone di Leonardo che ne era la sigla. Ed avevo una vera e propria adorazione per Giovanna, la protagonista femminile.
Scoprire, molto più tardi, che non era altri che l'allora diciassettenne Loretta Goggi fu un trauma che segnò per sempre la mia adolescenza...
"Ma se il destino rovescia il suo gioco, nascerà nel mattino una freccia di fuoco e la libertà."

Odissea nera

Luigi Ciavardini è di nuovo in carcere. Ad inchiodarlo, questa volta, un'impronta digitale, ritrovata su una busta di plastica dalla quale è stata estratta una pistola durante una rapina in banca, che gli inquirenti giudicano "altamente compatibile" con le impronte digitali di Ciavardini. Anche in questo caso Ciavardini si dichiara innocente ed estraneo, solo che per lui la frase "il tempo mi renderà giustizia" suona un po' stonata.
Ciavardini, che ha scontato 14 anni di prigione per l'uccisione di Serpico e del giudice Amato, delitti mai rinnegati e commessi non ancora maggiorenne quando faceva parte del gruppo di fuoco dei NAR di Giusva Fioravanti, ha un rapporto controverso con la giustizia. Nel 1986, infatti, durante il processo per la strage alla stazione di Bologna viene coinvolto da Angelo Izzo (il mostro del Circeo), assieme ai suoi amici per la pelle Nanni De Angelis e Massimiliano Taddeini. Il trio viene indicato come coloro che hanno materialmente piazzato l'ordigno nella sala d'aspetto della stazione di Bologna il 2 agosto 1980. Se per De Angelis (nel frattempo "suicidato" in carcere) e Taddeini l'accusa cade subito grazie ad un filmato che li ritrae con le divise dei Tori Torino a Castelgiorgio, impegnati in una partita del primo Campionato Italiano di Football Americano, per Ciavardini l'accusa resta. E non importa se si tratta di testimonianze per lo più inattendibili e non verificabili. Ciavardini diventa così lo "stragista per sentito dire". Nessuno ha prove oggettive del suo coinvolgimento, nessuno ha la certezza indiscutibile che lui fosse a Bologna (anzi, ci sono delle testimonianze della sua presenza a Padova, quel giorno), eppure lui e' lo stragista. Condannato, assolto in appello, ricondannato a 30 anni in Cassazione, annullato il processo e tuttora in attesa di giudizio definitivo; ora Ciavardini inciampa in questa impronta digitale "altamente compatibile".
Non è uno stinco di santo, ma non possiamo certo biasimarlo se anche stavolta grida al complotto...

martedì 10 ottobre 2006

Eccovi accontentati

Per i miei (due) fedelissimi lettori: eccovi accontentati.
Non notate nulla di nuovo?
No? Proprio no?
Insomma... ora il link "Leggi il seguito" compare solo per i post effettivamente spezzati, e non per tutti. Provare per credere...

domenica 8 ottobre 2006

Omen nomen

Con una marca così, il destino di questo giubbotto è assicurato...

Dipendenze "serie"

Questo signore qua è il principale responsabile della lostdipendenza mia e di Monica.

Ora ci riprova con Studio 60 on the Sunset Strip. Le prime tre puntate son venute giu' in meno di un'ora (grande uTorrent e chi l'ha inventato!!!). Vi faremo sapere...

giovedì 5 ottobre 2006

I sommersi ed i Salvati

Questa mattina l'amministratore delegato della mia azienda, Sandro Salvati, ha "rassegnato le dimissioni". Curiosamente ha rassegnato le dimissioni dopo che ieri, sul Sole 24 ore, è apparsa la notizia che, dopo aver concluco l'acquisizione di Toro, Generali ha iniziato il ricambio manageriale nominando il nuovo Amministratore Delegato: De Puppis.
Salvati ha scritto una lettera strappalacrime di commiato a tutti i dipendenti (da lui chiamati "persone" per la prima volta in due anni), che è suonata un pò falsa a tutti coloro che si ricordano il decalogo che diramò non più di sei mesi fa; un decalogo davvero terrificante, dove l'azienda ed il lavoro venivano prima di qualsiasi cosa ed interesse personale, famiglia compresa, il cui simbolo era la ridefinizione dello spazio temporale (Un anno ha tredici mesi, un mese ha sei settimane, una settimana ha otto giorni) e la riconsiduzione del termine "straordinario" in "ordinario" (se non "dovuto").
Non ci mancherà, anche se il curriculum del nuovo AD non lascia presagire nulla di buono. Basta solo intendersi sui termini: là dove viene definito un esperto di ristrutturazioni aziendali basta leggere "esperto in smantellamento aziendale".

martedì 3 ottobre 2006

SUVvia, siamo seri

L'argomento del giorno è ovviamente la Finanziaria che il governo Prodi ha varato in questi giorni e che andrà in approvazione alle Camere in settimana. Facendo un bilancio preventivo, per quanto si può capire dai sempre complicati dossier pubblicati dal ministero delle finanze per spiegare la manovra (in fatto di poca chiarezza destra e sinistra raggiungono gli stessi risultati, devo dire), sembra tutto sommato una finanziaria di buon livello. Tolto chi si lamenta di professione (una certa parte della sinistra radicale), chi si lamenta per obbligo istituzionale (Italoforzuti, Alleati, Legaioli vari) e chi perchè non sa fare di conto e non sa collocare il termine "medio" (Tremonti), le misure prese sembrano indicare la buona strada di questo governo verso una riforma del sistema fiscale che si può definire "seria". I conti li farò nel solito modo: guardando la mia busta paga (Si, Tremonti, accade che io la sappia leggere da solo...), ma tutto sommato non mi aspetto grosse sorprese.
C'è però una questione, di questa finanziaria, che mi lascia perplesso: i famigerati SUV ed il superbollo.In pochi si sono presi la briga di leggere il provvedimento prima di sparare la marea di minchiate che si sono sentite in questi giorni (non solo da parte di semplici cittadini ma anche, cosa ben più grave, da parte di politici che la Finanziaria l'hanno discussa...). Uno di questi è il buon Suzukimaruti che spiega con la sua solita semplicità di linguaggio, che il provvedimento non colpirà i SUV in quanto tali, ma una categoria di autoveicoli in base al peso (oltre i 2600 Kg.), ai posti (non più di otto) ed all'uso (trasporto promiscuo persone/cose). Sfogliando Quattroruote (Suzukimaruti l'ha fatto per noi, grazie :) ), si scopre che il Cayenne non verrà tassato, ad esempio, ma la Rolls Royce Phantom (noto SUV) invece si. Con buona pace dei Verdi e degli ambientalisti, non è quindi una tassa sul maggiore inquinamento che questi veicoli dovrebbero produrre (peccato che un Cayenne inquini meno di una Croma, tanto per dire...), ma sul peso e sull'ingombro.
Potremmo disquisire per giorni se sia una tassa giusta o meno, ma la cosa che mi interessa, in questo momento, è un'altra. La quota di mercato rappresentata da questi veicoli è davvero esigua; si parla di punti percentuali calcolabili con le dita di una mano. Una percentuale talmente esigua da ridurre il gettito proveniente da questo balzello ad una percentuale ancor più trascurabile dell'intero importo della finanziaria.
E' vero che Zio Paperone ci ha insegnato che da un cent si costruisce una fortuna, ma che senso ha introdurre una tassa non compresa, fonte di inutili discussioni, che fornisce un alibi alla sindrome da accerchiamento dei "perseguitati", se poi influisce sulle entrate in maniera irrilevante?
Tafazzismo?