Durante il mio recente viaggio a Londra, sono stato testimone della più geniale trovata di marketing che io ricordi negli ultimi dieci anni.
Appena uscito dall'aeroporto di Gatwick, il cellulare ha iniziato a ricevere la sequenza di SMS dei vari operatori inglesi che ti informano delle tariffe in vigore se chiami, ricevi o mandi SMS quando sei in Gran Bretagna. Dopo quello di 3UK ed O2, è arrivato quello di Orange e, per finire, quello di una compagnia mai sentita e di cui non ricordo il nome.
Dopo una buona mezz'ora, dopo aver manualmente selezionato 3UK come operatore in quanto più conveniente, ricevo questo ultimo SMS da parte di 3UK stessa:
"Se vuoi le Tariffe Europee per chiamare a 0,5€/min (scatto iniziale di 30sec) e ricevere a 0,22€/min (scatti da 1 sec), usa gli altri operatori di Gran Bretagna".
Che tradotto, significa: "Se vuoi spendere di più, affari tuoi, non usare 3UK".
Magari succede anche altrove, ma non me ne sono mai accorto.
Il masso su per la montagna dobbiamo spingerlo comunque. Facciamolo almeno col sorriso sulle labbra.
mercoledì 28 ottobre 2009
Cipputi Balotelli
Qualche giorno fa Mourinho aveva indirettamente ripreso Mario Balotelli, talentuoso quanto arrogante ed antipatico attaccante dell'Inter, parlando genericamente di "giovani che pensano solo ai soldi ed alle auto di lusso", riferendosi anche alle voci (rivelatesi poi false) che volevano SuperMario andare e venire dalla Pinetina con una Ferrari rosso fiammante.
Ieri Balotelli, infastidito dalla ramanzina, uscendo dalla Pinetina a bordo della sua auto, si è fermato accanto al capannello di giornalisti per urlare con forza che non è vero che lui pensa solo alle auto di lusso. "Attenzione, questa non è una Ferrari", pare abbia detto ai giornalisti presenti.
Dopodichè ha tirato su il finestrino e si è allontanato sulla sua proletarissima Mercedes modello transatlantico.
Ieri Balotelli, infastidito dalla ramanzina, uscendo dalla Pinetina a bordo della sua auto, si è fermato accanto al capannello di giornalisti per urlare con forza che non è vero che lui pensa solo alle auto di lusso. "Attenzione, questa non è una Ferrari", pare abbia detto ai giornalisti presenti.
Dopodichè ha tirato su il finestrino e si è allontanato sulla sua proletarissima Mercedes modello transatlantico.
martedì 20 ottobre 2009
Faccia come il culo
Il Ministro Tremonti aveva già dato qualche avvisaglia di improvviso impazzimento il 29 agosto scorso, quando affermò a sorpresa che era ora di pensare alla partecipazione agli utili da parte dei lavoratori. Poi, quà e là spuntavano critiche più o meno velate al neoliberismo ed al sistema capitalistico che aveva portato il mondo sull'orlo di una crisi micidiale (magari anche oltre l'orlo, in alcuni casi).
Ieri Three Mountains se ne esce con la stupefacente rivelazione che il posto fisso è meglio della flessibilità.
Va bene che da uno che dopo aver dichiarato che i condoni fiscali sono roba da Sudamerica dopo il golpe caratterizza i suoi mandati da ministro delle finanze con una serie infinita di condoni (dei quali l'ultimo davvero aberrante), ci si può aspettare di tutto, ma il Giulio da Sondrio mi starà mica diventando comunista?
Ieri Three Mountains se ne esce con la stupefacente rivelazione che il posto fisso è meglio della flessibilità.
Va bene che da uno che dopo aver dichiarato che i condoni fiscali sono roba da Sudamerica dopo il golpe caratterizza i suoi mandati da ministro delle finanze con una serie infinita di condoni (dei quali l'ultimo davvero aberrante), ci si può aspettare di tutto, ma il Giulio da Sondrio mi starà mica diventando comunista?
giovedì 8 ottobre 2009
"Ad Libitum" Marketing
Allora, cari signori della Tre, cosa vogliamo fare? Oggi, per la decima volta nel giro di tre o quattro mesi, ho ricevuto una chiamata in cui mi si diceva che il mio numero era stato selezionato per usufruire di una promozione particolare legata alla chiavetta USB di Tre per navigare su Internet.
Ora, a parte che ho un culo spaziale, perchè ogni quindici giorni vengo estratto per questa promozione, e che mi dite che la chiavetta è gratis ma non mi dite quanto pago per navigare, mi piacerebbe sapere cosa devo fare per farvi capire che della vostra chiavetta non me ne fotte un'emerita cippa di niente.
Per inciso, e per procura, mia moglie vorrebbe sapere la stessa cosa dagli uffici commerciali di Bottega Verde e di Giorno&Notte per i loro prodotti.
Ora, a parte che ho un culo spaziale, perchè ogni quindici giorni vengo estratto per questa promozione, e che mi dite che la chiavetta è gratis ma non mi dite quanto pago per navigare, mi piacerebbe sapere cosa devo fare per farvi capire che della vostra chiavetta non me ne fotte un'emerita cippa di niente.
Per inciso, e per procura, mia moglie vorrebbe sapere la stessa cosa dagli uffici commerciali di Bottega Verde e di Giorno&Notte per i loro prodotti.
martedì 6 ottobre 2009
E adesso chi lo dice a Maroni?
Campionato di serie B 2009-2010, ottava giornata di andata, Stadio Olimpico di Torino. L'Ancona sta conducendo sul Torino per 1-0 grazie ad un tiraccio al volo dalla linea di meta' campo da parte di Schiattarella, che trova Sereni colpevolmente fuori porta. Un ex, come al solito, e come al solito una prodezza di quelle che a riprovarle altre mille volte non riescono più.
E' il 94', Gasbarroni mette in mezzo l'ultimo pallone, quello della disperazione, e Rolando Bianchi lo incorna in gol. Settimo sigillo stagionale per il bomber. Esulta, Bianchi, com'è ovvio. Ma che fa? Non va sotto la curva. Si dirige verso i distinti, scavalca la minibalaustra (alta un metro, perchè a Torino siamo bravi e non invadiamo il campo) e quasi viene alle mani con un tifoso che, si saprà dopo, lo ha insultato per tutta la partita.
Ora, a prescindere dalla probabile squalifica che il Giudice Sportivo comminerà a Bianchi, chi lo dice a Maroni che non sono i tifosi ad invadere il campo ma i calciatori?
Istituira' una tessera del calciatore per poter far parte di una squadra di calcio?
E' il 94', Gasbarroni mette in mezzo l'ultimo pallone, quello della disperazione, e Rolando Bianchi lo incorna in gol. Settimo sigillo stagionale per il bomber. Esulta, Bianchi, com'è ovvio. Ma che fa? Non va sotto la curva. Si dirige verso i distinti, scavalca la minibalaustra (alta un metro, perchè a Torino siamo bravi e non invadiamo il campo) e quasi viene alle mani con un tifoso che, si saprà dopo, lo ha insultato per tutta la partita.
Ora, a prescindere dalla probabile squalifica che il Giudice Sportivo comminerà a Bianchi, chi lo dice a Maroni che non sono i tifosi ad invadere il campo ma i calciatori?
Istituira' una tessera del calciatore per poter far parte di una squadra di calcio?
venerdì 2 ottobre 2009
Sedotti e abbandonati
Quando ad inizio anno si consumò la farsa Ciuccariello, il commento unanime dei tifosi granata era più o meno il seguente: "Solo a noi possono capitare queste cose".
Non che il "mal comune mezzo gaudio" sia consolatorio, ma in questi mesi abbiamo potuto appurare che non è così. Tralasciando l'affare Roma-Soros-Fioranelli-Unicredit, che tanto la Roma potrebbe sprofondare nei debiti e si troverebbe qualsiasi gabola per salvarla, in questi mesi abbiamo assistito ad almeno altre due farse, che hanno coinvolto il Bari ed il Bologna e che, in ognuna delle due occasioni, hanno fatto masticare amaro il tifoso granata, che digrignando i denti biascicava "ma non possono capitare a noi i miliardari che vogliono comprare questi pellegrini?".
Dopo che il petroliere albanese (e già lì... albanese. Almeno fosse stato Arabo!!!) Taci ha ritirato in buon ordine la proposta di acquisto del Bologna dopo aver verificato che i conti non erano a posto (ma sarà il vero motivo?), ed il miliardario texano Barton ha fato lo stesso con il Bari, facendo svanire in un attimo i sogni di gloria di biancorossi e rossoblu', che nel breve volgere di un mattino si erano lanciati in proclami alquanto azzardati arrivando addirittura a nominare la Champions League, le due tifoserie si sono messe il cuore in pace e sono tornate alla normalità.
I baresi si sono rassegnati a tenersi i Matarrese, mentre i bolognesi si tengono la menarini con gli uomini di Moggi a colonizzare parti importanti della società. Noi invece ci teniamo Cairo che, sebbene in questi quattro anni abbia gettato definitivamente la maschera mostrandosi per quel che è, cioè un altro filibustiere come i tanti che ci hanno posseduto (termine non scelto a caso) negli ultimi 30 anni, è ancora largamente preferibile sia ai mafiosi pugliesi che a quelli emiliani.
Non che il "mal comune mezzo gaudio" sia consolatorio, ma in questi mesi abbiamo potuto appurare che non è così. Tralasciando l'affare Roma-Soros-Fioranelli-Unicredit, che tanto la Roma potrebbe sprofondare nei debiti e si troverebbe qualsiasi gabola per salvarla, in questi mesi abbiamo assistito ad almeno altre due farse, che hanno coinvolto il Bari ed il Bologna e che, in ognuna delle due occasioni, hanno fatto masticare amaro il tifoso granata, che digrignando i denti biascicava "ma non possono capitare a noi i miliardari che vogliono comprare questi pellegrini?".
Dopo che il petroliere albanese (e già lì... albanese. Almeno fosse stato Arabo!!!) Taci ha ritirato in buon ordine la proposta di acquisto del Bologna dopo aver verificato che i conti non erano a posto (ma sarà il vero motivo?), ed il miliardario texano Barton ha fato lo stesso con il Bari, facendo svanire in un attimo i sogni di gloria di biancorossi e rossoblu', che nel breve volgere di un mattino si erano lanciati in proclami alquanto azzardati arrivando addirittura a nominare la Champions League, le due tifoserie si sono messe il cuore in pace e sono tornate alla normalità.
I baresi si sono rassegnati a tenersi i Matarrese, mentre i bolognesi si tengono la menarini con gli uomini di Moggi a colonizzare parti importanti della società. Noi invece ci teniamo Cairo che, sebbene in questi quattro anni abbia gettato definitivamente la maschera mostrandosi per quel che è, cioè un altro filibustiere come i tanti che ci hanno posseduto (termine non scelto a caso) negli ultimi 30 anni, è ancora largamente preferibile sia ai mafiosi pugliesi che a quelli emiliani.
giovedì 1 ottobre 2009
Gol mancato, gol subìto
"Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore / non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore"
Così recitava la famosa canzone di De Gregori "La leva calcistica del 1968", una canzone che potrebbe diventare l'inno del PD dopo l'incredibile scivolone avvenuto ieri in Parlamento, dove il contestatissimo decreto che legalizza l'evasione fiscale emanato dal Ministro Giulio "Maipiùcondoni" Tremonti è stato approvato grazie al diffuso assenteismo dell'opposizione durante la votazione cruciale sulle pregiudiziali solevate dall'Italia dei Valori sulla costituzionalità del decreto.
Le pregiudiziali sono state infatti sconfitte con soli 27 voti di scarto, grazie all'assenza di 51 esponenti del PD (tra cui pezzi grossi come D'Alema, Bersani e Franceschini, mica micio micio bau bau...), 6 dell'UDC e 2 dell'IdV. Approvate le pregiudiziali, il decreto non sarebbe passato alla fase di approvazione, e quindi sarebbe stato cassato quasi certamente.
Incredibile come, dopo aver passato settimane a sbraitare (giustamente) contro un provvedimento che va nuovamente a premiare i furbi e gli evasori, al momento cruciale l'opposizione cada su una buccia di banana del genere, perdendo l'occasione di segnare un goal (e per giunta a portiere battuto e porta spalancata) che avrebbe scatenato l'inferno nella maggioranza più di mille sollazzatrici dell'utilizzatore finale che ci comanda a bacchetta.
Ed ora, come recita una famosissima legge del calcio, "Gol mancato, Gol subìto": cosa ci riserverà il puttaniere per il futuro?
Aspettiamoci una severa autocritica all'interno del partito ed una dura presa di posizione contro gli assenteisti... ma anche no! Buffoni.
Così recitava la famosa canzone di De Gregori "La leva calcistica del 1968", una canzone che potrebbe diventare l'inno del PD dopo l'incredibile scivolone avvenuto ieri in Parlamento, dove il contestatissimo decreto che legalizza l'evasione fiscale emanato dal Ministro Giulio "Maipiùcondoni" Tremonti è stato approvato grazie al diffuso assenteismo dell'opposizione durante la votazione cruciale sulle pregiudiziali solevate dall'Italia dei Valori sulla costituzionalità del decreto.
Le pregiudiziali sono state infatti sconfitte con soli 27 voti di scarto, grazie all'assenza di 51 esponenti del PD (tra cui pezzi grossi come D'Alema, Bersani e Franceschini, mica micio micio bau bau...), 6 dell'UDC e 2 dell'IdV. Approvate le pregiudiziali, il decreto non sarebbe passato alla fase di approvazione, e quindi sarebbe stato cassato quasi certamente.
Incredibile come, dopo aver passato settimane a sbraitare (giustamente) contro un provvedimento che va nuovamente a premiare i furbi e gli evasori, al momento cruciale l'opposizione cada su una buccia di banana del genere, perdendo l'occasione di segnare un goal (e per giunta a portiere battuto e porta spalancata) che avrebbe scatenato l'inferno nella maggioranza più di mille sollazzatrici dell'utilizzatore finale che ci comanda a bacchetta.
Ed ora, come recita una famosissima legge del calcio, "Gol mancato, Gol subìto": cosa ci riserverà il puttaniere per il futuro?
Aspettiamoci una severa autocritica all'interno del partito ed una dura presa di posizione contro gli assenteisti... ma anche no! Buffoni.
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