In questi giorni di battaglia fra il Nord (o meglio,la Lombardia), che vuole Lufthansa come partner di Alitalia, ed il resto d'Italia che preferisce Air France, i "lùmbard" mettono in campo ogni forza possibile: di terra, di cielo e di mare. Senza trascurare la più importante: La TV.
TG5 edizione delle 13. Si parla del maltempo, e dopo aver descritto la situazione in Italia, si passa all'estero. Il servizio comincia con la situazione a Parigi. Immagini di Tour Eiffel e Trocadèro imbiancati, qualche accenno ai problemi di viabilità e poi... zac! L'affondo.
All'aeroporto Charles de Gaulle (Base operativa di Air France) decine e decine di voli cancellati, con disagi per molti turisti italiani che avevano deciso di passare le feste nella capitale francese.
Dice il conduttore: "Alcuni di loro si sono persino rivolti a noi del TG5 per denunciare il vergognoso comportamento di Air France, che ha cancellato i voli e non ha fornito alcuna informazione ed assistenza ai passeggeri".
Manca solo un bel: "Tiè... viva Lufthansa!!!"
E si chiude il servizio con i volti soddisfatti e sorridenti di Fabrizio Summonte e Chiara Geronzi.
Missione compiuta.
Il masso su per la montagna dobbiamo spingerlo comunque. Facciamolo almeno col sorriso sulle labbra.
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martedì 6 gennaio 2009
venerdì 26 settembre 2008
Contrordine
Questa me l'ero persa. Pare che i piloti non siano poi così contenti dell'accordo. Soprattutto perchè qualcuno non ha rispettato i patti.
Poveri ingenui: i patti si fanno tra gentiluomini, e il nano tutto è fuorchè un gentiluomo.
Poveri ingenui: i patti si fanno tra gentiluomini, e il nano tutto è fuorchè un gentiluomo.
VivAlitalia
L'accordo su Alitalia pare essere finalmente stato trovato: la compagnia continuerà a volare, e sono tutti contenti e soddisfatti.
Air France perchè alla fine è riuscita a mettere le mani sulla compagnia italiana a condizioni persino migliori di quelle che aveva proposto inizialmente.
Berlusconi perchè come al solito ha salvato il mondo da vero Supereroe qual è (poco importa che in questo momento cruciale della trattativa sia nella beauty farm di Messeguè a ritemprarsi).
La CGIL perchè ha dimostrato ai propri iscritti che sa ancora faree la voce grossa (salvo poi siglare l'accordo praticamente così com'era).
Veltroni e la cricca del precedente governo (Prodi a parte) perchè sono riusciti a dimostrare che alla fine il piano Prodi/Air France era la soluzione migliore per tutti.
I Piloti perchè hanno confermato di avere un potere contrattuale altissimo (poco importa se il governo che hanno votato ha cercato in tutti i modi di farli fuori. Lo rivoteranno ancora?).
I magnanimi imprenditori, quelli che "non compriamo mica un gioiello", perchè alla fine i 3500 esuberi sono rimasti.
Ed infine i cittadini italiani, che sono i più contenti di tutti perchè chiamati in prima persona a contribuire a questo fondamentale salvataggio della compagnia di bandiera, facendosi carico dei debiti. Vuoi mettere la soddisfazione?
Air France perchè alla fine è riuscita a mettere le mani sulla compagnia italiana a condizioni persino migliori di quelle che aveva proposto inizialmente.
Berlusconi perchè come al solito ha salvato il mondo da vero Supereroe qual è (poco importa che in questo momento cruciale della trattativa sia nella beauty farm di Messeguè a ritemprarsi).
La CGIL perchè ha dimostrato ai propri iscritti che sa ancora faree la voce grossa (salvo poi siglare l'accordo praticamente così com'era).
Veltroni e la cricca del precedente governo (Prodi a parte) perchè sono riusciti a dimostrare che alla fine il piano Prodi/Air France era la soluzione migliore per tutti.
I Piloti perchè hanno confermato di avere un potere contrattuale altissimo (poco importa se il governo che hanno votato ha cercato in tutti i modi di farli fuori. Lo rivoteranno ancora?).
I magnanimi imprenditori, quelli che "non compriamo mica un gioiello", perchè alla fine i 3500 esuberi sono rimasti.
Ed infine i cittadini italiani, che sono i più contenti di tutti perchè chiamati in prima persona a contribuire a questo fondamentale salvataggio della compagnia di bandiera, facendosi carico dei debiti. Vuoi mettere la soddisfazione?
giovedì 18 settembre 2008
Gioielleria spicciola
Ancora con Alitalia. Sono monotono, si, ma la questione offre tanti di quegli spunti che è difficile trattenersi. Oggi è la volta del "benefattore" Colaninno che, nel dare l'ultimatum alla trattativa, pronuncia una frase che lo colloca di diritto nella top 10 mondiale delle facce da culo: "Non stiamo comperando un gioiello, ma un'azienda in dissesto".
Come spiegargli che lui ed i suoi accoliti stanno comprando un'azienda ripulita da debiti e con grosse opportunità di utili, per la quale sono state anche modificate le norme antitrust per permettere l'assorbimento (sempre senza debiti) di Air One, mentre l'azienda in dissesto è quella che resta sulle croste al Tesoro cioè, in ultima analisi, a noi cittadini?
Come spiegargli che lui ed i suoi accoliti stanno comprando un'azienda ripulita da debiti e con grosse opportunità di utili, per la quale sono state anche modificate le norme antitrust per permettere l'assorbimento (sempre senza debiti) di Air One, mentre l'azienda in dissesto è quella che resta sulle croste al Tesoro cioè, in ultima analisi, a noi cittadini?
martedì 26 agosto 2008
Bad Company
Mantellini mi ha bruciato sul tempo. La notizia della farsa Alitalia è preoccupante. Non tanto per il ritorno di fiamma di Air France, quanto per il fatto che nelle mani di Colaninno, Ligresti e Tronchetti Provera non metterei nemmeno una moneta da un centesimo.
Scusate, vado a mettere il mio saldo millemiglia in una cassetta di sicurezza. Non si sa mai.
Scusate, vado a mettere il mio saldo millemiglia in una cassetta di sicurezza. Non si sa mai.
mercoledì 23 aprile 2008
Ah, l'Italia!
Alla fine il Berlusca c' è riuscito: il governo uscente è stato praticamente costretto ("Su precisa richiesta di Berlusconi", ha detto Padoa Schioppa) a concedere un prestito ponte per permettere ad Alitalia di sopravvivere fino alla risoluzione della crisi di cui, ha fatto sapere il cavaliere, si occuperà in prima persona il Primo Ministro, visto che ha speso il proprio nome (in realtà quello dei figli, ma non sottilizziamo).
A margine da notare:
A margine da notare:
- Siamo in attesa delle reazioni da Bruxelles, che aveva espressamente proibito aiuti di stato.
- Siamo in attesa della creatività di Tremonti che ci spiegherà come il prestito ponte non figuri come aiuto di stato
- Registriamo la dichiarazione di Tappetino Fini: "Se adesso troviamo un altro compratore ci saranno esuberi e sarà inevitabile tagliare 3 o 4mila posti" (e allora perchè il piano di Air France non andava bene?)
- Se in Italia siamo circa 60 milioni, questa operazione ci costa 5 euro pro capite. Lo sforzo lo possiamo fare. (prima che fraintendiate, trattasi di squallida imitazione di propaganda destrorsa nel caso il prestito l'avesse concesso il Centrosinistra...).
- Siamo in attesa del primo che dirà, quando il prestito ponte verrà criticato: "L'ha concesso il governo di centrosinistra".
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