martedì 15 aprile 2008

Waterloo (ma NapoleTone non ha fatto il suo capolavoro)

Il mio personalissimo cartellino sui risultati elettorali.

LEGA: 10
Successo inaspettato e, forse, anche insperato. Lo scenario inquietante di una Lega in grado di dettare le politiche di governo e' ora realta'. Sara' curioso capire come il nano riuscira' a gestire Calderoli e company sulle questioni Alitalia, Malpensa, Federalismo, Sicurezza, ma avremo presto una risposta.

UDC: 8
Tutti si aspettavano (e speravano) Casini fuori dal parlamento, invece alla Camera ha ottenuto un ottimo risultato che gli permette di essere tra le cinque forze rappresentate. Entro la fine della legislatura si prevede un ritorno a Canossa a fare da scendiletto a sinistra di Silvio (che a destra Fini e' inamovibile).

IDV: 8
Il risultato di Di Pietro e' positivo e, a suo modo, sorprendente. Si era coalizzato con "Jafamo" per paura di non arrivare al 4%, ed ha fatto il 5 e passa, diventando un alleato "scomodo" per il PD.

PDL: 6
Il grande successo elettorale e' dovuto principalmente al raddoppio della Lega. CdL ed AN hanno tamponato l'emorragia, ma non hanno presi tutti quei voti che si aspettavano. AN soprattutto è praticamente sparita. Resistono i quattro lecchini Fini, La Russa, Alemanno e Gasparri, riuniti in suqdraccia come nei ruggenti anni settanta, ma la batosta presa da AN e' seconda solo a quella della Sinistra Arcobaleno. Il nano ha sfoderato le sue armi migliori: meno tasse e piu' pompini per tutti. Ora aspettiamo con ansia quando rivelera' che era solo propaganda elettorale.

PD: 5
Si e' passati da "Japotemofa'" a "Jafamo" a "Gnafamo Pegnente" in un amen. I primi exit poll avevano illuso, ma la strategia del PD si e' rivelata fallimentare. Uolter e' riuscito a scrollarsi di dosso la sinistra (salvo, ipocritamente, dire che lui non c'entra nulla), trasformando di fatto il PD in una riedizione della DC meno conservatrice e finto-sinistrorsa, mandando avanti ex comunisti che hanno perso la nozione di sinistra anni fa. Non gli e' riuscita la seconda parte del programma, pero'. Non ha infatti eroso alcun voto al centrodestra, non ha spostato verso di se' voti degli indecisi. Non ha conquistato i moderati. Ha preso qualcosa dalla sinistra puntando sulla paura del nano, ma sostanzialmente l'obiettivo di rimontare e' miseramente fallito. Di fatto ha barattato la creazione di un partito riformista con la consegna dell'Italia al centrodestra per almeno i prossimi cinque anni. Il tempo dira' se il gioco vale la candela, che per il momento e' spenta.

DESTRA: 5
Tutto sommato un buon risultato, se si pensa che e' stato costruito dal nulla in tre mesi, ma il grosso fallimento della destra e' stato quello di non aver saputo convogliare l'emorragia di voti da AN verso di se' invece che verso la Lega.

SA: 0
Ci fermiamo a zero solo perche' non esistono i voti negativi. La strategia poteva essere giusta, cioe' rivendicare un'idea di sinistra che il PD ha definitivamente abbandonato per una deriva centrista, ma l'ulteriore frammentazione ha fatto perdere le staffe a tutti.Se si passa da un 15% potenziale ad un 3.5%, significa che per forza si e' sbagliato qualcosa. La sconfitta ha proporzioni epiche ed inaspettate, almeno nei numeri. Ero fermamente convinto che alla Camera non ci fossero problemi, e che la sfida si giocasse tutta al senato: mi sono sbagliato su tutti i fronti. Difficile rialzarsi.

RESTO: non pervenuti
Tutto il resto dei simboli presenti sulla scheda ha preso lo zero virgola niente. Una prece per Ferrara: sarà la volta che ce lo leviamo di torno?

Nessun commento: