Questa mattina sono uscito di casa con la mia oramai abituale dotazione letteraria e d'informazione. Le ultime dieci edizioni de "La Stampa", una decina di libri, gli ultimi sette numeri di "Golf Today", una decina di annate di "Stars and Stripes", un centinaio di articoli di giornali vari e tutte le altre scartoffie utili al "progetto" a cui mi sto dedicando da quasi un anno.
Come? No, no, il carretto l'ho lasciato a casa. In realtà tengo tutto in dieci pollici di spazio e circa mezzo chilo di peso totale.
Questa è una delle caratteristiche comode e meravigliose portate dal mio personale progetto di eliminazione carta oramai avviato dal 2010. Da cliente abituale e costante foraggiatore di librerie ed edicole di tutto il mondo, ho iniziato pian piano ad eliminare le riviste ed i quotidiani cartacei, passando alle edizioni digitali, operazione facilitata dall'acquisto del tablet la scorsa primavera. La comodità di leggere La Stampa sul tablet anche dove l'edicola più vicina è in un altro mondo è oramai irrinunciabile, così come anche la possibilità di leggere alcune delle mie riviste preferite, sempre sulla tavoletta.
La chiusura del cerchio è rappresentata dall'acquisto del Kindle, avvenuta non senza un certo timore, vista la pessima esperienza di lettura di libri sul tablet. Stentavo a credere a chi mi diceva, prima dell'acquisto, che non avrei notato una grossa differenza tra l'esperienza di lettura con il Kindle e quella con un libro normale, soprattutto perchè, avendo provato a leggere due libri con l'applicazione apposita del tablet, avevo provato un gran fastidio, quasi sicuramente provocato dall'eccessiva luminosità degli schermi LCD, deleteria per una lettura prolungata.
Il Kindle, invece, è davvero un altro mondo. Leggibilità perfetta, stanchezza degli occhi praticamente inesistente, comodità assolutamente non paragonabile rispetto ad un libro di carta. Prendiamo il libro che sto leggendo ora: uno Stephen King di 1500 pagine che riesco comodamente a leggere tenendo il lettore con una mano sola e girando le pagine con un click. E niente pericolo di perdere il segno, visto che il kindle si ricorda dove sei arrivato e ti permette di riaprire il libro alla pagina a cui l'avevi lasciato senza bisogno di metterci un segnalibri che puo' sempre svolazzare via (o che, se uno ha un figlio particolarmente spiritoso, viene spostato a bella posta).
Non sono mai stato uno di quelli che sottolinea, scrive, evidenzia, perchè mi sembrava di rovinare il libro, ma nel caso lo fossi, il Kindle ha anche funzioni che permettono di farlo.
Io sono soddisfatto. La mia casa pure, non dovendo più inventare spazio per i nuovi libri o le pile di nuove riviste. Le foreste, poi, lo sono ancor di più, pensando a quanti alberi vengono risparmiati.
Se proprio mi mancherà l'odore della carta, andrò a sniffare i pacchi di volantini pubblicitari che mi arrivano in buca. Oppure andrò nella biblioteca di fronte a casa, se la situazione si dovesse fare critica.
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