Era dal 1991 che non mi toccava essere contento per un eventuale successo della Ferrari. Allora il pilota era Alain Prost. Ritirato il professore, il mio tifo (tiepido, a dire il vero) in formula 1 e' andato a Mika Hakkinen, per poi passare all'altro finnico Kimi Raikkonen. E proprio l'ingaggio di Kimi da parte della rossa, mi costringerà a non provare più quel sottile brivido di piacere quando la vedev uscire di strada o arrivare dietro agli altri (cosa che, in realtà, è capitata assai di rado negli ultimi cinque anni).
Continua comunque ad essere un mistero, a mio modo di vedere, il modo con cui gli italiani fanno il tifo in Formula 1. Credo sia l'unica popolazione che fa il tifo per una scuderia in uno sport prettamente individuale (prova ne è che, ad esempio, nel MotoGP la gente tifa per Valentino Rossi, mica per la moto che guida...).
E' come se gli appassionati di ciclismo facessero il tifo per la Marcatone Uno...patetico.
Ma la rossa è la rossa... facciamocene una ragione (almeno finchè saremo costretti ad essere contenti per le vittorie di Raikkonen su Ferrari).
Il masso su per la montagna dobbiamo spingerlo comunque. Facciamolo almeno col sorriso sulle labbra.
venerdì 16 marzo 2007
martedì 13 marzo 2007
Papa Ratzi e la coerenza
Sono sempre stato convinto che la coerenza sia una delle migliori virtù umane, e per questo molto ma molto rara. Sono anche convinto che, come si dice, "solo gli stolti non cambiano mai idea".
Ma spesso a cambiarla sono gli opportunisti e gli ipocriti, come Papa Ratzinger.
Nell'enciclica Deus caritas est del Gennaio 2006, il Pontefice dichiarava: "La chiesa non deve fare politica".
Nell'Esortazione Apostolica del 13 Marzo in vista dell'Eucarestia. sostiene invece che i politici non dovrebbero votare e sostenere delle leggi che vanno contro natura.
Basterebbe decidersi...
Ma spesso a cambiarla sono gli opportunisti e gli ipocriti, come Papa Ratzinger.
Nell'enciclica Deus caritas est del Gennaio 2006, il Pontefice dichiarava: "La chiesa non deve fare politica".
Nell'Esortazione Apostolica del 13 Marzo in vista dell'Eucarestia. sostiene invece che i politici non dovrebbero votare e sostenere delle leggi che vanno contro natura.
Basterebbe decidersi...
mercoledì 7 marzo 2007
La legge è uguale per tutti?
C'era una volta la flagranza di reato. Si verificava quando eri colto, appunto, in flagrante nel commettere un reato, per cui scattava la denuncia in automatico e dovevi rispondere dei tuoi atti davanti ad un giudice.
Qualche tempo fa è nata la sorellina minore, la cosiddetta "flagranza differita", che permette ad un funzionario di polizia di arrestare una persona fino a 48 ore dopo aver commesso il fatto come se fosse stato colto in flagrante.
Una misura cosi' drastica è stata presa, ed è applicabile esclusivamente per i cosiddetti "reati da stadio", cioè quelli commessi all'interno di un impianto sportivo o nel raggio di 500 metri da esso, e documentati da fotografie e/o filmati delle telecamere di sorveglianza.
Sorvoliamo sulla cura con cui vengono identificate le persone da queste foto o da questi filmati (che gli esempi riempirebbero questo blog...) e soffermiamoci su un particolare. La scorsa settimana ho sentito al TG regionale il Procuratore Capo di Torino Maddalena, lamentarsi dell'impotenza contro gli spacciatori che infestano alcune zone della città (dotate di telecamere di sorveglianza, spesso e volentieri...) perchè lo spaccio è uno di quei reati in cui la mancanza di flagranza porta al non luogo a procedere verso l'eventuale imputato.
Ora, procuratore, mi faccia capire... Io vado allo stadio, tiro una bottiglietta in campo (facciamo un esempio...), le telecamere mi inquadrano, mi riprendono, lei mi riconosce e due giorni dopo mi viene a prendere a casa per processarmi e darmi fino a cinque anni di galera.
Uno spacciatore vende droga, viene ripreso da una telecamera di sorveglianza, riconosciuto e... lasciato stare perchè manca la flagranza del reato.
C'e' qualcosa che non capisco?
Qualche tempo fa è nata la sorellina minore, la cosiddetta "flagranza differita", che permette ad un funzionario di polizia di arrestare una persona fino a 48 ore dopo aver commesso il fatto come se fosse stato colto in flagrante.
Una misura cosi' drastica è stata presa, ed è applicabile esclusivamente per i cosiddetti "reati da stadio", cioè quelli commessi all'interno di un impianto sportivo o nel raggio di 500 metri da esso, e documentati da fotografie e/o filmati delle telecamere di sorveglianza.
Sorvoliamo sulla cura con cui vengono identificate le persone da queste foto o da questi filmati (che gli esempi riempirebbero questo blog...) e soffermiamoci su un particolare. La scorsa settimana ho sentito al TG regionale il Procuratore Capo di Torino Maddalena, lamentarsi dell'impotenza contro gli spacciatori che infestano alcune zone della città (dotate di telecamere di sorveglianza, spesso e volentieri...) perchè lo spaccio è uno di quei reati in cui la mancanza di flagranza porta al non luogo a procedere verso l'eventuale imputato.
Ora, procuratore, mi faccia capire... Io vado allo stadio, tiro una bottiglietta in campo (facciamo un esempio...), le telecamere mi inquadrano, mi riprendono, lei mi riconosce e due giorni dopo mi viene a prendere a casa per processarmi e darmi fino a cinque anni di galera.
Uno spacciatore vende droga, viene ripreso da una telecamera di sorveglianza, riconosciuto e... lasciato stare perchè manca la flagranza del reato.
C'e' qualcosa che non capisco?
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