Ieri è stata una giornata piuttosto convulsa. Da una parte la frenetica attesa dei tifosi granata per l'esito del consiglio di amministrazione della Red Bull dove veniva presenato un dossier sul Torino per convincere il patron ad acquistare la squadra nell'ambito degli investimenti della multinazionale per il 2001. Nel pomeriggio esplodeva la bomba dell'avvenuto acquisto della squadra da parte dello Sceicco arabo mansour, il proprietario del Manchester City.
Infine, cambiando argomento, ad ora di cena arrivava la sentenza del Consiglio di Stato sulla questione del riconteggio delle regionali piemontesi, che asseriva che vincere le elezioni presentando liste farlocche ottenute con firme false e candidati ignari della loro candidatura è perfettamente legale.
Ma la notizia del giorno, quella che mi ha davvero sconvolto, è stata quella dell'arresto della "banda delle tre campanelle". Questi personaggi stazionavano di fronte alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, abbindolando ingenui passanti con la vecchia truffa delle tre campanelle (o delle tre carte). Li ricordo fin da bambino. Sempre le stesse facce, che invecchiavano con gli anni. Il palo, il finto giocatore che vince, quello che perde, gli amici che fanno il tifo, quelli che se ti azzardi a dare un'occhiata ti tirano dentro cercando di persuaderti a provare (e la prima volta ti fanno vincere, per poi spennarti successivamente). Ascoltando la notizia al TG regionale, però, non sono rimasto stupito dal fatto che finalmente, dopo anni, si sono decisi a metterli al fresco, ma sono rimasto letteralmente basito dall'affermazione "gli introiti della banda ammontavano mediamente a tremila euro al giorno. TREMILA EURO AL GIORNO!!!!
Ma quanti babbei ci sono in giro che ancora si fanno fregare dalle tre campane?!?!?
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